Viene impiegata un po' per tutto e in gran quantità con leggerezza e superficialità. L'odore a parere mio disgustoso è diventato sinonimo di igiene. Si pensa che sia una sostanza indispensabile per l'igiene della casa e del bucato e che abbandonarla significhi dover rinunciare alla sua azione insostituibile di sbiancante e disinfettante, sia per il bucato sia per le pulizie in genere. Io non ne acquisto più da ormai 10 anni e posso garantirvi che esistono soluzioni alternative non inquinanti. Nonostante l'assenza di candeggina in casa mia, nessuno ha mai accusato alcun problema di salute legato alla sua carenza, anzi! Insomma vi assicuro che non ne sentiamo la mancanza.
Per alcune pulizie la candeggina può essere sostituita dall'acqua ossigenata ed è ciò di cui parleremo oggi.
L'acqua ossigenata che useremo però, non è quella a 12 volumi normalmente presente in tutte le case per disinfettare le ferite. Quella che ci occorre è molto più potente. Si tratta di acqua ossigenata a 130 volumi.
Iniziamo con l'esaltare le sue qualità: sbiancante, igienizzante, disinfettante, assolutamente biodegradabile.
Per contro si tratta di una sostanza molto pericolosa che bisogna imparare a trattare con "rispetto".
L'acqua ossigenata a 130 volumi: favorisce la combustione, provoca ustioni, è corrosiva.
Non lasciamoci ingannare dal suo colore innocente, la sua pericolosità è pari a quella dell'acido muriatico. Questo non significa che non si deve utilizzare, ma che è importante capirne la pericolosità per non commettere leggerezze nel manipolarla.
Pertanto chi decidesse di acquistarne deve ricordarsi di riporla in luogo fresco e soprattutto lontano dalla portata di bambini e animali domestici. Cerchiamo di non trascurare nemmeno la sua azione corrosiva, quindi evitiamo di toccarla con le mani e soprattutto attenzione agli schizzi.
Dove trovare una sostanza così pericolosa?
Non possiamo trovarla al supermercato, non tanto per la sua pericolosità, come si sa nei supermercati si trova in tutta tranquillità candeggina,
acido muriatico e altre sostanze pericolose, quanto per il fatto che si tratta di un prodotto sconosciuto nell'ambito delle pulizie domestiche.
E' una sostanza che viene impiegata per sbiancare il legno, perciò è facile trovarla negli scaffali dei negozi fai-da-te, bricolage e hobbistica. In tutte i punti dove si lavora il legno. Molte ferramenta ne sono fornite. In caso di difficoltà si può acquistare anche online e nelle farmacie disposte a fornircela.
Attenzione però, l'acqua ossigenata da farmacia è un prodotto d'elite, pertanto mezzo litro può costare anche 7.00 euro contro i 3.00 al litro di quella impiegata in hobbistica.
Vediamo come utilizzarla.
Per sbiancare il bucato in lavatrice
E' senz'altro l'impiego più interessante che si può fare dell'acqua ossigenata a 130 volumi.
C'è bisogno di una raccomandazione però, non si deve esagerare, né come quantità, né come frequenza dei trattamenti sbiancanti. A lungo andare l'ossigeno consuma i tessuti, perciò è bene utilizzarla con moderazione, sebbene mi sembra che anche la candeggina, seppur per ragioni diverse non scherzi quanto a corrodere la biancheria...
In lavatrice l'acqua ossigenata per attivarsi e liberare ossigeno ha bisogno di una temperatura non inferiore ai 40 gradi. Con una temperatura di 40 gradi è già un ottimo sbiancante e disinfettante. Per un'azione sbiancante a temperature superiori si può utilizzare il
percarbonato di sodio (da non confondere con il perborato), la cui azione sbiancante aumenta con l'aumentare della temperatura, troverete indicazioni più precise per gli acquisti del percarbonato in coda all'articolo
sapone ALGA per lavatrice.
Quantità e modalità d'uso dell'acqua ossigenata in lavatrice:
Diluire 1 cucchiaio di acqua ossigenata (con le dovute precauzioni) in mezzo bicchiere d'acqua e versare direttamente nel cestello della lavatrice insieme al detersivo o sapone, prima di mettere la biancheria. Acqua ossigenata e detersivo devono lavorare insieme ad una temperatura non inferiore ai 40°. Se si decide di fare un prelavaggio, l'acqua ossigenata andrà versata nella vaschetta della lavatrice mentre raccoglie l'acqua per la fase di lavaggio (non nel prelavaggio).
Non fatevi prendere la mano solo perchè 1 cucchiaio vi sembra poco... lo so, sembra poca, ma l'acqua ossigenata è potentissima ed 1 cucchiaio è più che sufficiente.
Per sbiancare il lavandino
Il lavandino della mia cucina è di ferro verniciato. Comincia ad essere un po' vecchiotto avendo compiuto 16 anni. Dove la vernice si è assottigliata e soprattutto nei punti di maggior attrito, si è graffiato e nelle scanalature dei graffi si scurisce spesso. I graffi si colorano di nero, forse anche a causa dei fondi di caffè. Con un trattamento saltuario con acqua ossigenata (anziché candeggina) lo rimetto a nuovo. L'unica differenza evidente che si riscontra tra la candeggina e l'acqua ossigenata è il tempo di azione, decisamente più lungo per l'acqua ossigenata.
Per sbiancare il lavandino, che può essere anche di quelli in porcellana di un tempo, si prende un straccio di cotone bianco bello grande. Si bagna e si strizza bene. Si distende nel lavello (anche un po' arruffato) sui punti da schiarire e ci si versa sopra l'acqua ossigenata in quantità discreta, sufficiente a penetrare il tessuto e raggiungere la parte inferiore. A questo punto per avere un contatto più diretto tra la superficie da trattare e lo straccio impregnato di acqua ossigenata, si può mettere un peso sullo straccio. Io metto una bacinella o un'insalatiera piena di qualcosa in grado di esercitare una certa pressione.
Si lascia così per qualche ora, ogni tanto si può girare lo straccio (indossando i guanti). Se si ha la possibilità sarebbe ancora meglio lasciare lo straccio sulle macchie per tutta la notte.
La mattina seguente si rimuove tutto e come per incanto tutto è diventato bianco.
Non rimane che sciacquare.
Per eliminare la muffa dal bordo della vasca da bagno
Come è noto l'acqua e l'umidità del bagno portano alla formazione della muffa.
Il punto più critico è è il bordo tra vasca e mattonelle a parete, perché quando c'è umidità in bagno, soprattutto dopo la doccia, si formano delle goccioline che scendono lungo le pareti delle mattonelle e vanno a fermarsi proprio su quel bordo trasformandolo nel punto più vulnerabile e facilmente attaccabile della muffa.
Versiamo dell'acqua ossigenata a 130° direttamente sui bordi. Subito dopo versiamo del bicarbonato e aiutandoci con un vecchio spazzolino da denti facciamo una poltiglia.
Strofiniamo un po' (sempre indossando i guanti), poi facciamola aderire sui bordi e lasciamola per qualche ora. Ogni tanto torniamo a strofinare.
Quando tutto è perfettamente sbiancato non resta che sciacquare.
bordo prima....
L'acqua ossigenata può essere impiegata in altri svariati modi, sicuramente utilizzandola ne scoprirete e inventerete di nuovi.
Veggie