CREMA SOLARE "PRIMO SOLE"
Ingredienti:40 gr. oleolito di carota in olio extravergine d'oliva
(oppure olio extravergine d'oliva semplice)
44 gr.
oleolito di curcuma e mallo di noci in olio di sesamo
(oppure olio di sesamo semplice)
24 gr. olio di avocado o di Argan
20 gr. cera d'api
*10 gr. lecitina di soia granulare
15 gr. ossido di zinco
1/2 cucchiaino vit. E (alfa-tocoferolo)
70 ml acqua demineralizzata
10 gocce o.e. carota (facoltativo)
10 gocce fragranza cocco (facoltativo)
*Preparare la cera come spiegato qui, sarà più facile pesarla e non si sporcherà più nulla.
Preparazione:Per questa ricetta si può utilizzare olio di sesamo semplice, o ancora meglio un oleolito di curcuma e mallo di noci. La ricetta si trova
qui.
In questo genere di creme, dove cioè si fa uso di acqua oltre che di grassi, la cera d'api da sola si rivela insufficiente come emulsionante, ci viene quindi in aiuto la lecitina di soia.
In genere come emulsionante si usa lecitina di soia liquida, ma vista la sua difficile reperibilità la sostituiremo con lecitina di soia granulare alimentare (tipo Lecinova). Poiché si tratta di un prodotto non specifico per cosmetica, la difficoltà maggiore che si riscontra è rappresentata dallo scioglimento. Riducendola in polvere prima dell'uso, si scioglierà con più facilità. La lecitina è pastosa e grassa e per facilitarne la polverizzazione è consigliata la congelazione.
Se intendete usare la lecitina solo per la cosmetica, potete congelarla tutta e conservarla direttamente nel congelatore. Prima di congelarla però, se è contenuta in un barattolo di quelli cartonati è necessario travasarla in un vaso di vetro o in un barattolo di metallo. Se invece intendete consumarla per scopo alimentare si può congelare solo la quantità che serve nella ricetta.
Al momento di preparare la crema pesare velocemente i 10 gr. di lecitina (precedentemente congelata) che occorrono e altrettanto velocemente macinarli in un macinacaffé. Il risultato sarà quello della foto, ovvero una bella polvere liscia.
In un pentolino preferibilmente stretto (ma che possa poi contenere tutta la preparazione) mettere oli e oleoliti, cera d'api e lecitina di soia polverizzata. In un altro pentolino mettere l'acqua demineralizzata.
Portare sul fuoco il pentolino con gli oli e scaldare a fuoco bassissimo fino a quando si sarà sciolta la cera e la lecitina di soia, girando con un cucchiaio e cercando di evitare alla lecitina di depositarsi sul fondo (e di bruciarsi). Spegnere. Aggiungere la vit. E e l'ossido di zinco. Girare e amalgamarlo bene. In ultimo aggiungere gli oli essenziali e la fragranza (se si è scelto di metterli).
Per quanto riguarda gli oli essenziali, voglio ricordare che molti e in particolare quelli di agrumi sono fotosensibilizzanti, quindi in questa preparazione è preferibile non metterne (salvo quello di carota) se non si vuole rischiare di macchiare la pelle. Come profumazione ho scelto una fragranza al cocco, non è necessario aggiungerla e non è necessario che sia al cocco. Quello che invece è importante è scegliere una fragranza adatta per cosmetica e saponi. Non mettere mai una fragranza la cui destinazione non è specificata in etichetta. La maggior parte delle fragranze che si trovano in commercio sono per ambienti o per bruciatori e comunque sono tossiche, quindi se non ci sono specifiche indicazioni non si deve rischiare, tanto più in prodotti che verranno utilizzati per esposizione ai raggi solari.
Se avete un termometro adatto, misurate la temperatura degli oli. La temperatura ideale è di 70°. Se la temperatura è inferiore scaldateli ancora in modo da arrivare a 70°, se è superiore, lasciateli raffreddare un po', fino a quando cioè non avranno raggiunto i 70°. Se invece non avete un termometro regolatevi al tatto, gli oli dovranno essere ben caldi, ma non bollenti.
Scaldare l'acqua demineralizzata. Anche l'acqua va portata ad una temperatura di 70° circa. Per ottenere una buona emulsione è assolutamente necessario che la temperatura degli oli e dell'acqua siano uguali o quasi.
Nel frattempo che anche l'acqua si scalda (attenzione però, perchè ciò avverrà in meno di minuto) preparare una ciotola con acqua fredda e qualche cubetto di ghiaccio. La ciotola dovrà poter contenere il pentolino con gli oli, come se fosse un bagnomaria, solo che conterrà acqua fredda e del ghiaccio.
Avrete già preparato in precedenza un vasetto da 250 ml in cui versare la crema quando sarà pronta e avrete già preparato il
mini mixer per caffè per emulsionare la crema. Se non lo avete dovrete frullare a mano molto velocemente usando un cucchiaino.
Quando il vasetto della crema è pronto, quando l'acqua con il ghiaccio e il frullatorino sono pronti, quando oli e acqua sono alla stessa temperatura di circa 70° si può partire con la fase più delicata della preparazione: l'emulsione.
Appoggiare il pen
tolino con gli oli su un piano da lavoro o meglio sul piano del lavello e iniziare a frullare, pian pianino. Come per una maionese aggiungere l'acqua poco alla volta continuando a frullare. Quando l'acqua è terminata continuare a frullare per un paio di minuti. La crema sarà ancora liquida ma avrà un aspetto omogeneo e spumoso simile a uova sbattute, come si può vedere nell'immagine.
Trascorsi i 2 minuti o poco più, quando cioè si avrà un liquido uniforme, passare velocemente il pentolino nella ciotola con l'acqua e il ghiaccio e riprendere ad emusionare con il mini mixer. L'acqua fredda farà abbassare velocemente la temperatura della crema che presto inizierà a solidificare. Continuare a frullare finchè non si forma all'interno del pentolino un anello quasi solido di crema lungo il perimetro. Ci vorranno pochi minuti al massimo. Appena la crema inizia ad adde
nsarsi sospendere di frullare e versarla nel barattolo aiutandosi con un cucchiaio. Se ci fossero dei punti in cui la crema è già solida soprattutto in prossimità del bordo e sul fondo del pentolino, si può prelevare con il cucchiaio, e pur avendo una consistenza diversa dal resto si può miscelare con quella ancora liquida.
Ecco come si presenta la crema appena versata nel barattolo e ancora calda. A questo punto la crema è pronta.
Prima di chiudere il barattolo e riporla, attendere che si sia completamente raffreddata e solidificata.
Conservazione ed uso:Questa crema contiene oltre il 30% di acqua.
Tutte le creme fatte in casa, che non contengono conservanti (ad eccezione di quelle anidre) vanno conservate in frigorifero. La presenza di acqua limita la durata della crema e la espone ai rischi di contaminazioni batteriche. Affinché i rischi siano ridotti al minimo è essenziale la massima igiene, sia in fase di preparazione che successivamente in fase di utilizzo, partendo dalla perfetta pulizia dei vasetti e degli attrezzi che si usano e prestando molta attenzione e cura quando si preleva la crema dal vasetto. E' preferibile evitare di prendere la crema con le dita, ma se si fa almeno che siano pulite e asciutte, meglio ancora usare un cucchiaino. Non lasciare il vasetto di crema aperto ed esposto all'aria per un tempo superiore a quello necessario per prelevarla.
Visto che la crema andrà conservata in frigorifero è impensabile portarla al mare sotto il sole cocente e sperare che si conservi per tutta la stagione. Sarà quindi il caso di prendere la quantità di crema che serve di volta in volta e metterla in un altro vasetto da portare in spiaggia. Se si dispone di una borsa termica per le bibite si può mettere lì, altrimenti tenerla all'ombra in una borsa.
Per diverse applicazioni giornaliere ne basta meno di 1 cucchiaio a persona. Sulla base di quella che avanzerà regolarsi sulle quantità da portare per le uscite successive.
Per altre informazioni sulla conservazione leggere questo articolo.
Applicazione:La crema è discretamente protettiva, questo però non significa che ci si può prendere la libertà di esporsi troppe ore al sole e/o nelle ore critiche, il buonsenso non deve mancare.
Si applica come tutte le creme, una o più volte (dipende dal tempo di esposizione). Sulla pelle bagnata scorre meglio. Non è necessario ripetere l'applicazione ogni volta che si va in acqua, la crema ha una buona resistenza e non si rimuove con un bagno.
Chi desidera una crema con una buona protezione, ma comunque inferiore a quella che si ottiene da questa crema, può mettere nella ricetta 10 gr. di ossido di zinco anziché i 15 gr. previsti.Veggie
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CREMA SOLARE "PRIMO SOLE" by
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