Pubblicato lunedì 31 gennaio 2011e aggiornato il

10 modi per riutilizzare gli asciugamani da scartare

Gli asciugamani non più in uso, magari perché sono consumati o perché hanno tanti fili tirati oppure perché si sono induriti, possono essere ancora di aiuto in casa realizzandoci delle cose, tagliandoli o semplicemente usandoli così come sono.
Vediamo come:
1 - Tinture per capelli
Chi si tinge i capelli in casa con tinture o con l'henné può usare degli asciugamani vecchi da tenere sulle spalle per evitare di macchiare gli abiti, ma può usarli anche per asciugare i capelli dopo averli lavati in seguito all'applicazione dell'henné che macchia sempre un po' anche quando i capelli vengono risciacquati bene.
2 - Trattamenti nutrienti per capelli
Per ottenere un buon risultato quando si applicano oli ristrutturanti sui capelli è necessario tenere la testa in caldo. Si mette l'olio sui capelli prima dello shampoo e si tiene qualche ora, si copre il capo con un asciugamano caldo che servirà ad aiutare il capello ad assorbire il prodotto. Asciugamani un po' vecchiotti sono l'ideale da usare quando si fanno questi trattamenti.
3 - Stracci per pavimenti
Tagliando un asciugamano grande al centro, passando un semplice zig zag sui 2 lati tagliati si ottengono 2 stracci per pavimenti. Garantisco che sono ottimi perché non rilasciano peli, sono indicati in particolare per i pavimenti del bagno e in ceramica. Gli asciugamani da ospite invece vanno bene così come sono, senza necessità di cucire nulla.
4 - Stracci per le pulizie
Da ogni asciugamano si possono ricavare diversi straccetti 25x25 da utilizzare per le pulizie della cucina, del bagno come sostituti dei panni in microfibra, oppure per spolverare.
5 - Sacchetti per le scarpe
Si possono cucire dei sacchetti con laccetti in cui riporre le scarpe da portare in viaggio o in palestra.
6 - Tappetini dopobagno
Senza fare modifiche basta poggiare un asciugamano vecchio ai piedi della doccia o della vasca da bagno così quando si esce dall'acqua si possono poggiare i piedi bagnati mentre ci si asciuga.
7 - Salvaslip fai da te lavabile
8 - Bavaglino fai da te
Vedere il tutorial qui sotto.
9 - Guanto doccia fai da te
Vedere qui sotto.
10 - Grembiule da cucina fai da te
Seguire le indicazioni qui sotto.


SALVASLIP FAI DA TE LAVABILE


Tra i tanti usi degli asciugamani sono da prendere in considerazione i salvaslip lavabili, da realizzare con asciugamani di scarto leggeri.
BAVAGLINO FAI DA TE
E che dire di un bel bavaglino? Con i bambini piccoli non sono mai abbastanza!
Per la realizzazione del bavaglino proposto da Linee curve seguite il tutorial bavaglino fai da te

GUANTO DA DOCCIA FAI DA TE

Io invece ho pensato di utilizzarli per realizzare guanti per la doccia arricchendoli con uno strato di retina dei sacchetti delle patate o delle arance. Per realizzarlo potete leggere l'articolo guanto da doccia realizzato con materiali riciclati
GREMBIULE DA CUCINA FAI DA TE
Se avete un asciugamano ancora robusto si può realizzare un grembuile adatto in cucina, ma anche quando si svolgono altri lavori in casa o in giardino.

Esecuzione:
Tagliare un rettangolo usando tutta la larghezza dell'asciugamano. Eliminare il bordo (se c'è) e arrotondare gli angoli nella parte inferiore.
Tagliare 2 rettangoli per le tasche. Posizionarli sul tessuto e prendere i segni con un gessetto o con delle spille dove andranno poi cucite.










Preparare delle strisce di 6 o 7 cm di altezza con tessuto di cotone di scarto e fare un bordino girato lungo tutta la lunghezza.
Applicare il bordino tutto attorno dal dritto del grembiule facendo delle piegoline man mano che si procede.











Preparare le tasche girando il margine superiore verso l'esterno e infilando il bordino tra il bordo e la tasca. Cucire.
Applicare le tasche servendosi dei punti di riferimento presi in precedenza.
Fermare con 2 spille per lato 2 piegoline sulla cinta sopra il centro delle tasche.


Preparare la cinta con il ferro da stiro, Piegare verso l'interno 1 cm di tessuto solo per il tratto che andrà cucito sul grembiule e stirare il bordino, piegare la cinta a metà su tutta la lunghezza e stirarla.
Applicare la cinta dal rovescio. Girare la cinta dal rovescio e chiuderla per tutta la lunghezza dei 2 lati, ma solo le strisce che serviranno per allacciare il grembiule, girarle aiutandosi con un ferro da calza.
Ribattere la cinta dal dritto sulla lunghezza del grembiule.
Veggie
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10 MODI PER RIUTILIZZARE GLI ASCIUGAMANI DA SCARTARE
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Pubblicato venerdì 28 gennaio 2011e aggiornato il

congelare e scongelare la pasta acida

E' possibile congelare la pasta acida senza difficoltà e recuperarla riattivandola al 100% in breve tempo. La perfetta lievitazione del pane all'olive dell'immagine è la testimonianza che i lieviti sopravvivono al congelamento senza soffrire.

Procedimento:
Questo procedimento si riferisce ad un lievito preparato e rinfrescato secondo le indicazioni riportate nell'articolo preparazione del lievito naturale, non so se con pasta acida meno liquida si possano ottenere gli stessi risultati.

Per congelare
Rinfrescare la pasta acida, tenerla a temperatura ambiente per 2 o 3 ore. Riempire a metà un vasetto di vetro (come quelli delle marmellata), chiudere bene ed applicare una targhetta con l'indicazione della data di congelamento. Coprire la targhetta con un pezzetto di scotch, eviterà possibili cancellature della scritta durante la permanenza nel congelatore. Infine mettere nel congelatore.
Quanto la pasta si conservi non lo so esattamente, il lievito con cui ho fatto il pane dell'immagine l'ho scongelato dopo quasi un anno.

Per scongelare
Rimuovere il vasetto dal congelatore e passarlo nel frigorifero per 24 ore.
Toglierlo dal frigorifero e lasciarlo a temperatura ambiente per un paio d'ore.
Passare al primo rinfresco, pesare la pasta e aggiungere metà del suo peso in farina e metà in acqua.
Sul tipo di farina e di acqua da utilizzare attenersi alle indicazioni riportate nell'articolo pane - preparazione del lievito naturale.
Continuare a rinfrescare la pasta ogni 2 giorni senza metterla in frigorifero. Quando il lievito avrà ripreso la sua normale attività si può conservare in frigorifero e passare ad un rinfresco a settimana.
Veggie
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CONGELARE E SCONGELARE LA PASTA ACIDA

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Pubblicato mercoledì 26 gennaio 2011e aggiornato il

castagnole con pasta acida

Buone...buone...buone... provatele!

CASTAGNOLE CON PASTA ACIDA
Ingredienti:
500/600 gr. farina tipo 0
120 gr. pasta acida
120 gr. zucchero
60 gr. burro o margarina vegetale
3 uova
2 cucchiai vino bianco
1 cucchiaio di estratto di vaniglia oppure altra vaniglia
2 cucchiai di liquore all'anice, Rhum, liquore Strega o Alchermes vegan
la scorza di 1 limone (bio)
1/2 cucchiaino sale
2 cucchiai zucchero a velo
olio per friggere
Preparazione:
Rinfrescare la pasta acida la mattina o il primo pomeriggio come spiegato qui.
La sera pesarne 120 gr. e metterla in una ciotola insieme a 120 gr. di farina, 1 cucchiaino di zucchero e pochissima acqua. Impastare e fare un bel panetto consistente come quello per la pizza.
Coprire con un tovagliolo e lasciare lievitare tutta la notte in luogo tiepido.
La mattina in un'altra ciotola, sbattere con la frusta 3 uova intere insieme allo zucchero. Aggiungere il burro o la margarina fusi e appena tiepidi (non caldi, le uova non si devono cuocere), la vaniglia, il liquore, il vino bianco, la scorza del limone e un pizzico di sale. Mescolare ancora e aggiungere 180 gr. di farina. Mescolare fino ad ottenere una pastella omogenea, senza grumi.
Versare la pastella sulla pasta lievitata e servendosi di un cucchiaio, con molta delicatezza lavorare l'impasto fino a quando i 2 composti non si saranno amalgamati bene.
Aggiungere 200/250 gr. di farina e iniziare ad ad impastare a mano fino ad ottenere un panetto consistente e non appiccicoso. La quantità di farina da aggiungere dipende da quanta acqua era contenuta nella pasta acida, comunque ci vorranno circa 200/250 gr. di farina.
Prelevare dei pezzi di pasta e stenderli formando dei tubetti del diametro di circa 2 cm. Tagliare dei tronchetti come gnocchi di patate, lavorare ogni gnocchetto tra le mani e dargli la forma di pallina. Non esagerare con le dimensioni, tenere presente che la pasta crescerà un po'.
Posare tutte le palline su carta forno e lasciare lievitare in luogo tiepido per 2 o 3 ore non di più.
Friggere le castagnole in abbondante olio ben caldo, se la lievitazione è buona ci metteranno davvero poco a crescere e a cuocere. Scolarle e posarle su carta assorbente.
Spolverare di zucchero a velo.
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CASTAGNOLE CON PASTA ACIDA
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Pubblicato lunedì 24 gennaio 2011e aggiornato il

pulizia e cura della lavatrice

Quando si usa il sapone naturale per lavare la biancheria in lavatrice è bene sottoporre la macchina a trattamenti detergenti periodici.
I detersivi contengono già degli anticalcarei e non potrebbe essere altrimenti, perché l'uso di acqua dolce facilita la rimozione dello sporco, quindi quando si usano detersivi industriali la lavatrice non necessita di trattamenti particolari.
I saponi invece, essendo basici non possono essere addizionati con sostanze acide perché c'è incompatibilità, inoltre hanno la tendenza a formare depositi gelatinosi e melmosi all'interno di tubature e della stessa lavatrice, per queste ragioni periodicamente è necessario trattarla per detergerla, disinfettarla e per rimuovere il calcare.
Un trattamento mensile in genere è sufficiente e sarà in grado di mantenere la lavatrice sana ed efficiente.

Occorrente:
1 litro aceto bianco
2 cucchiai soda Solvay
bicarbonato
10 gocce olio ess. tea tree

Procedimento:
Per prima cosa svitare il filtro e rimuovere eventuali pezzetti di calcare e pilucchi passandolo sotto l'acqua corrente. Rimontarlo.
Pulire le guarnizioni con uno straccetto bagnato e strizzato e bicarbonato, cercando di raggiungere anche le parti interne della guarnizione, dove si possono formare muffe a causa dell'umidità. Sciacquare.
Versare all'interno della lavatrice 1 litro di aceto bianco e 2 cucchiai di soda Solvay. Chiudere lo sportello.
Riempire la vaschetta dell'ammorbidente con acqua e aggiungere 10 gocce di olio essenziale di tea tree.
Avviare un lavaggio breve (non più breve di 40 minuti) ad una temperatura di 30°C/40°C.
Al termine del trattamento svitare nuovamente il filtro e verificare che non si siano depositate altre impurità, se serve svuotare e risciacquare una seconda volta.
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PULIZIA E CURA DELLA LAVATRICE
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LETTURE CONSIGLIATE 
Saponi e Detersivi Naturali - Libro Voto medio su 76 recensioni: Da non perdere

Pubblicato domenica 23 gennaio 2011e aggiornato il

sapone scrub alla sabbia

Quando si torna dal mare abbiamo tutti l'abitudine di scuotere gli asciugamani nella vasca da bagno o in terra per liberarli della sabbia prima di lavarli.
La scorsa estate andavo in spiaggia a Ladispoli, una cittadina vicino Roma.
La sabbia della spiaggia di Ladispoli è speciale, è una sabbia nera perché molto ricca di ferro. E' impossibile camminarci senza scarpe anche solo per pochi metri, senza arroventarsi i piedi. Per noi che lo sappiamo è davvero divertente vedere turisti che entrano in spiaggia a piedi nudi e dopo pochi metri iniziano a correre disperati verso il mare in cerca di acqua.
La scorsa estate ogni giorni al ritorno dal mare ho messo da parte la sabbia degli asciugamani e quando ne ho raccolta qualche cucchiaio ho realizzato questo sapone.
Il sapone è ovviamente un sapone scrub che ho chiamato Sapone di fine estate perché la sua funzione è quella di rimuovere i residui dell'abbronzatura dalla pelle.
Se anche a voi piace quest'idea e volete realizzare un sapone alla sabbia, non andate a raccogliere la sabbia dalle spiagge, le nostre spiagge stanno scomparendo e la sabbia è un dono prezioso da custodire.
Raccogliete come ho fatto io, quella che comunque andrebbe persa.
Una volta raccolta bisogna lasciarla asciugare bene e filtrarla prima di inserirla nel sapone.
Troverete maggiori dettagli sulla realizzazione del sapone iscrivendovi al mio gruppo-Yahoo sapone e autoproduzioni.
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SAPONE ALLA SABBIA
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Pubblicato venerdì 21 gennaio 2011e aggiornato il

tiramisu al mascarpone

TIRAMISU AL MASCARPONE
Ingredienti:
500 gr. mascarpone
300 gr. savoiardi
4 uova biologiche
zucchero
2 o 3 cucchiai brandy o whisky
1 tazza di caffé oppure Yannoh, orzo tostato o cicoria tostata
cacao amaro oppure farina di polpa di carrube
Preparazione:
Preparare il caffè o lo Yannoh, versarlo in una terrina larga e bassa che possa poi contenere un savoiardo comodamente disteso. Zuccherarlo a piacere (non troppo), allungarlo un po' con dell'acqua e aggiungere un cucchiaio di brandy. Lasciare raffreddare.
Sgusciare le uova, mettere i 4 tuorli in una insalatiera e solo 2 dei 4 albumi in una terrina.
Aggiungere 4 cucchiai di zucchero ai rossi d'uovo e montarli fno a renderli bianchi e spumosi. Incorporare il mascarpone e 1 o 2 cucchiai di brandy, girare fino ad ottenere una crema omogenea.
Montare a neve ferma i 2 albumi e unirli alla crema mescolando delicatamente. Per evitare di smontarli non girare il composto, ma prelevare con un cucchiaio della crema dal basso e portarla sopra gli albumi verso il centro della terrina, continuando così fino a quando non si otterrà una crema omogenea e gonfia.
Immergere un savoiardo alla volta nel caffè, tenendolo immerso solo per un attimo per non farlo bagnare troppo e scolarlo dal caffè in eccesso. Posare i savoiardi sul fondo di una pirofila rettangolare fino a formare uno strato completo.
Distribuire metà della crema sullo strato di savoiardi, battere un po' lo stampo per farla assestare bene e livellare la superficie.
Fare un secondo strato di savoiardi inzuppati nel caffè e terminare con la crema rimasta. Livellarla bene e coprire la pirofila. Se si copre con della pellicola o con un foglio di alluminio prestare attenzione a che non tocchi direttamente la superficie della crema.
Conservare il tiramisu in frigorifero e non consumarlo prima di 3 o 4 ore.
Prima di servire cospargere abbondantemente la superficie con il cacao (o la farina di carrube) passandolo attraverso un colino a maglia.
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Pubblicato mercoledì 19 gennaio 2011e aggiornato il

crema mani alla lanolina

Questa crema è un vero toccasana per mani particolarmente sciupate dal freddo.
Si può applicare di giorno prima di uscire come trattamento protettivo per la temperatura esterna o ancora meglio di sera avvolgendo le mani in guanti di cotone dopo l'applicazione e tenendole in caldo per tutta la notte.
CREMA MANI ALLA LANOLINA
(per un vasetto da 100 ml)
Ingredienti:
15 ml olio di iperico in olio d'oliva
15 ml oleolito di calendula in olio d'oliva
15 ml olio di lino
15 ml olio di vinacciolo
12 gr. lanolina anidra
5 gr. cera d'api
10 ml glicerina vegetale
1/2 cucchiaino vit. E (alfa-tocoferolo)
50 gocce T.M. calendula
10 gocce tintura idroalcolica di propoli al 30%
20 gocce olio ess. geranio (o legno di rosa o palmarosa)
5 gocce olio ess. incenso
Preparazione:
In un pentolino mettere la glicerina, la T.M. di calendula, le gocce di propoli, gli oli essenziali di geranio e di incenso senza scaldare.
In un secondo pentolino mettere la cera d'api a piccoli pezzi, a scaglie o grattugiata, gli oli, la lanolina (attenzione a non toccarla troppo con le mani perché è molto appiccicosa e di difficile rimozione), la vit. E.
Se non avete l'olio di lino potete mettere 30 ml di olio di vinacciolo anziché 15 ml, se non avete uno dei 2 oleoliti potete mettere 30 ml di oleolito di calendula o 30 gr. di oleolito di iperico, oppure mal che vada 30 ml di olio d'oliva. E' preferibile mettere anche la vit. E non solo per le sue proprietà cicatrizzanti e ricostituenti della pelle, ma anche perché rallenta l'ossidazione della lanolina.
Preparare un pentolino che possa contenere il pentolino con la glicerina e riempirlo a metà con acqua fredda.
Preparare il mini mixer per il caffè.
Mettere il pentolino contenenti gli oli sul fuoco. Tenere il fuoco al minimo, attenzione a non surriscaldare oli e cere, ogni tanto rimuoverlo dal fornello ed attendere qualche secondo prima di rimetterlo sul fuoco. Si dovranno sciogliere cera e lanolina, la temperatura non dovrà superare i 65°C/70°C.
Appena si saranno sciolti versare tutto nel pentolino con la glicerina.
Frullare per pochi secondi e inserire il pentolino nell'altro pentolino contenente acqua fredda. Continuare a frullare per 1 o 2 minuti. Versare in un vasetto da 100 ml pulito e sterilizzato.
Attendere che la crema si sia raffreddata e solidificata prima di chiudere.
Veggie
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Pubblicato lunedì 17 gennaio 2011e aggiornato il

guanto da doccia realizzato con materiali riciclati

Per riciclare gli asciugamani non più utilizzabili in bagno sto preparando un articolo che sarà pronto a breve. Tra i diversi riutilizzi troverete anche questo guanto da doccia realizzato con la spugna degli asciugamani. La particolarità è rappresentata dalla composizione a strati, dove oltre alla spugna degli asciugamani usati ho pensato di sfruttare la retina di plastica dei sacchetti delle patate che permette di praticare un piacevole massaggio della pelle mentre si fa la doccia. La retina da usare come ho detto è la retina dei sacchetti delle patate. Da ogni sacchetto tagliando la parte centrale plastificata liscia (quella con la scritta) si ricavano i 2 fogli di retina necessari per una manopola.
Procedimento:











Su un foglio di carta ricavare il modello aiutandosi nella forma con un guanto di lana. Segnare a matita il contorno a circa 2 cm in più lungo tutto il perimetro compresa la base. Attenzione a lasciare una comoda apertura dove si dovrà infilare la mano.











Sovrapporre 1 strato di retina, 2 di spugna dell'asciugamano e un secondo strato di retina. Fermare il modello sugli strati di spugna e retina con delle spille. Ritagliare ad 1 cm dal bordo.










Imbastire lungo tutto il perimetro e successivamente su un lato imbastire uno sbiechino alto 2 cm, lasciandone un po' in più all'attaccatura tra il pollice e le altre dita, dove dopo dovrà essere tagliato in 2 parti.











Cucire da un lato seguendo l'imbastitura e ribattere girando lo sbiechino dall'altro lato del guanto. E' preferibile utilizzare uno zig zag che aiuta a lavorare meglio sulle curve delle dita.
Attenzione sempre all'attaccatura del pollice, intaccare l'apertura e dividere in 2 lo sbiechino così da lasciare che le dita siano separate e possano avere un movimento migliore.
Infine fermare il bordo inferiore con 2 file di zig zig e inserire un gancio per appendere il guanto ad asciugare dopo l'uso.
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GUANTO DA DOCCIA REALIZZATO CON MATERIALI RICICLATI

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Pubblicato venerdì 14 gennaio 2011e aggiornato il

eyeliner, mascara nero e rinforzante ciglia



Questo prodotto ha una doppia azione: rinforza le ciglia e nello stesso tempo le colora, si può utilizzare anche come eyeliner.
Per la sola azione rinforzante ciglia trasparente basta evitare di aggiungere il carbone vegetale.











EYELINER, MASCARA NERO E RINFORZANTE CIGLIA
Ingredienti:
50 ml olio di ricino
10 ml olio di jojoba
2 gr cera d'api
1/2 cucchiaino carbone vegetale
2 gocce olio ess. lavanda
Preparazione:
Mettere l'olio di ricino, di jojoba e la cera in un pentolino. Accendere e scaldare a fuoco dolce fino a quando la cera si sarà fusa.
Rimuovere dal fuoco ed aggiungere le gocce di lavanda e mezzo cucchiaino raso di carbone vegetale.
Girare e versare in un vasetto di vetro. Attendere che si intiepidisca, poi servendosi di una siringa riempire un vecchio contenitore del mascara o dell'eyeliner, precedente lavato e preparato.
Chiudere il vasetto e riporlo per le successive ricariche.
Non si possono fare quantità inferiori di prodotto, perché il quantitativo di cera è minimo e non
sarebbe facile pesarla in quantità minori. E' importante pesare bene la cera e non eccedere per evitare che il mascara diventi troppo duro.
Quando il mascara nello stick sarà terminato si può scaldare il vasetto contenente quello rimasto mettendolo a bagno in acqua bollente per qualche minuto, non appena il mascara si presenterà liquido prelevarlo con una siringa e riempire nuovamente il tubetto.
Per uso come eyeliner procedere allo stesso modo. Si può anche scegliere di tenere il prodotto solo nel vasetto e prelevarne una piccolissima quantità con uno spazzolino da mascara o un a punta sottil e di pennello (come eyeliner) ogni volta che serve.
Per avere un ottimo rinforzante ciglia incolore si può preparare il mascara senza carbone, oppure si può versare solo un po' di prodotto in un secondo tubetto prima di aggiungere il carbone.
Il rinforzante ciglia incolore è anche adatto per rinforzare e mettere in piega le sopracciglia.
Veggie
12/11/2011 - DIVERSE PERSONE HANNO SEGNALATO IL PROBLEMA CHE QUESTO MASCARA SI SCIOGLIE, PERTANTO FINO A QUANDO NON AVRO' TROVATO UNA SOLUZIONE ADEGUATA CONSIGLIO DI FARE SOLO LA VERSIONE CON AZIONE RINFORZANTE CIGLIA, SENZA COLORARLO CON IL CARBONE VEGETALE. GRAZIE
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EYELINER, MASCARA NERO E RINFORZANTE CIGLIA

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