Pubblicato mercoledì 29 febbraio 2012e aggiornato il

confettura di mele renette

In questo periodo a parte le arance non ci sono molti frutti adatti per preparare marmellate e confetture, ma le mele vanno sempre bene. Oltre alle mele cotogne che troviamo principalmente in autunno, le renette sono senza dubbio le più indicate per preparare confetture.
Questa confettura è semplice, deliziosa e dal costo contenuto.
CONFETTURA DI MELE RENETTE
Ingredienti:
2,500-3,000 kg di mele renette
1 kg di zucchero
2 limoni
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
Preparazione:
Lavare accuratamente le mele, sbucciarle e tagliarle a spicchi. Affettarle sottilmente con una mandolina e pesarle annotando il peso netto. Trasferirle in una capiente pentola.
Spremere i limoni e versare il succo sulle mele. Lavare una parte delle scorze e togliere la parte bianca amarognola, unirle alle mele dopo averle tagliate in grossi pezzi che al termine della cottura dovranno essere rimossi. Aggiungere poca acqua (mezzo bicchiere circa) e portare sul fuoco.
Lasciare le mele a cuocere per 25/30 minuti girando spesso.
Mentre le mele cuociono pesare lo zucchero. Calcolare 500 gr. per ogni kg di frutta pulita. L'operazione da fare è semplice, basta moltiplicare il peso della polpa (espressa in grammi) per 0,5. Il risultato ottenuto sarà la quantità di zucchero da aggiungere.
Terminata la prima fase di cottura aggiungere lo zucchero alle mele (che nel frattempo si saranno già frantumate e ammorbidite) e la vaniglia. Girare spesso e portare a termine la cottura.
Ci vorranno più o meno altri 30 minuti.
Per vedere se la confettura si è ristretta a sufficienza si può ricorrere alla prova del piattino inclinato: versare qualche goccia di marmellata in un piatto freddo e inclinarlo, quando la marmellata stenterà a scendere lungo la parete del piatto, sarà pronta.
Rimuovere le bucce di limone.
Versare la confettura bollente nei vasi precedentemente sterilizzati. Chiuderli e riporli a testa in giù per la prima ora. Questa operazione sarà necessaria per sterilizzare il tappo e per permettere che all'interno dei vasetti si crei il sottovuoto.
Trascorsa la prima ora si potranno capovolgere. Quando la marmellata si sarà raffreddata accertarsi che i tappi siano leggermente concavi. Se qualche tappo fosse bombato (un caso molto raro) significa che il sottovuoto non si è formato, in questo caso consumare velocemente il contenuto.
Riporre i vasetti in ambiente fresco e al buio.
Veggie
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Codice Legale
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CONFETTURA DI MELE RENETTE
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Pubblicato lunedì 27 febbraio 2012e aggiornato il

vasetti per cosmetici da riciclo di bottiglie in pet per il latte

Questi vasetti nascono dalla bellissima idea di Craft and Fun
Nell'articolo i piccoli contenitori in pet vengono usati per riporre piccole cose, ho apportato delle modifiche in modo da renderli adatti come vasetti per cosmetici.
Potrete riempirli con creme per il contorno occhi, balsami per le labbra, ombretti ecc..
Occorrente:
bottiglie in pet del latte
forbici robuste
silicone in tubetto
guarnizioni a piacere
Realizzazione:
Occorrono le bottiglie in pet del latte, perché hanno l'imboccatura più ampia delle bottiglie dell'acqua. Se come me non bevete latte, potete rivolgervi al bar sottocasa e chiedere di mettervi da parte delle bottiglie, in genere i bar la mattina ne producono parecchie a causa del consumo di latte impiegato nella preparazione di cappuccini che i clienti.
Detergere bene le bottiglie. Per ogni vasetto ne serviranno due.
Con un coltello a seghetta asportare la calotta superiore di ogni bottiglia lasciandone attaccata alla filettatura circa 4-5 cm., la parete superiore con il tappo è quella che ci servirà.











Con le forbici iniziare a tagliare la plastica intorno al tappo, bisognerà lasciarne 1,2/1,5 cm calcolati dal bordo sporgente del collo della bottiglia, possibilmente senza lasciare gobbe, il bordo dovrà essere liscio ed uniforme.
Inserire la parte tagliata in un tappo, dovrà entrare senza forzature eccessive, se non entrerà bisognerà rifilare ancora un millimetro o due. Attenzione a non rifilare troppa plastica, l'interno dovrà poter toccare il fondo del tappo.
Fare una nuova prova, quando il collo della bottiglia entrerà nel tappo esercitando solo una piccola pressione, sarà pronto. Rimuovere il tappo dal bordo.
Il collo della bottiglia dovrà presentarsi come nell'immagine sottostante.
Prendere un tappo alla volta e preparare il tubetto di silicone.
Fare un giro di silicone intorno al bordo interno del tappo, come si vede nell'immagine a sinistra. Con il dito cercare di accostare il silicone verso il perimetro, cercando di lasciare libero il fondo.









Inserire il collo della bottiglia nel tappo premendo un po', ruotare appena per fare in modo che il silicone si assesti, lasciare riposare fino ad asciugatura completa. Se è rimasto del silicone sul fondo si può rimuovere con facilità. L'interno del vasetto dovrà risultare pulito.
Chiudere il vasetto ed incollare sul tappo delle piccole guarnizioni che serviranno ad identificare il verso del vasetto stesso.
Non forzare la chiusura dei vasetti perché i tappi sono fragili.
I vasetti conterranno circa 20 ml di prodotti.
Veggie
Idea nata dall'articolo: http://www.craftandfun.com/2011/11/riciclo-creativo-tappi-in-pet.html

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VASETTI PER COSMETICI DA RICICLO DI BOTTIGLIE IN PET PER IL LATTE

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Pubblicato giovedì 23 febbraio 2012e aggiornato il

estratto per brodo vegan

Si tratta di una preparazione un po' insolita, un estratto per brodo ricavato dal brodo in cui si fa cuocere il seitan.
Da oggi quando preparerete il seitan in casa, il brodo che rimarrà dalla cottura anziché essere buttato potrà essere ristretto ed usato come un concentrato.
L'estratto sostituirà in tutto e per tutto il dado di carne e gli esaltatori di sapidità normalmente venduti sotto forma di dadi o granulari.
Potrete usarlo per rafforzare il sapore di verdure, zuppe, per preparare un brodo proteico ma vegetale, o anche per creare una salsa per lo stesso seitan.
L'estratto è salato, pertanto dovrà essere usato in piccole quantità come sostituito parziale o totale del sale nelle preparazioni.
Per un brodo ne basterà mezzo cucchiaino a persona o forse anche meno.

ESTRATTO PER BRODO VEGAN
Ingredienti:
brodo di cottura che rimane dalla preparazione del seitan
(con 1 kg di farina)
1 cucchiaio olio extravergine d'oliva
2 cucchiaini dell'amido del lavaggio del seitan oppure della fecola i patate
sale fino da cucina
Preparazione:
Se si pensa di sfruttare il brodo della cottura del seitan per preparare l'estratto, è preferibile non usare tanto liquido in cottura e dare la preferenza ad un condimento composto da aglio, rosmarino, salvia, zenzero, salsa di soia, alga kombu o wakame e volendo anche un po' di vino rosso.
Terminata la cottura del seitan estrarlo dalla pentola.
Filtrare il brodo su un passino a maglia e versarlo in un tegamino pulito. Aggiungere poco olio d'oliva e accendere il fornello.
Lasciarlo sobbollire dolcemente per il tempo necessario, senza coperchio per facilitare l'evaporazione dell'acqua.
Quando il brodo si sarà ristretto in modo evidente aggiungere poco amido messo da parte in fase iniziale della preparazione del seitan, oppure se è stato buttato aggiungere un cucchiaino di fecola di patate o di amido di mais. Far restringere ancora qualche minuto sul fuoco.
Versarlo in un bicchiere o in una tazza e pesarlo.
Per calcolare la quantità di sale da usare come conservante, se nel brodo è stata utilizzata della salsa di soia come Shoyu o Tamari, oppure del dado vegetale salato, moltiplicare il peso ottenuto del brodo ristretto x 0,20 perché la salsa di soia o il dado sono già salati, se invece il brodo non è stato salato moltiplicare il peso dell'estratto x 0,30.
Una volta ottenuto il peso del sale da aggiungere versare di nuovo il brodo ristretto nel pentolino ed aggiungere il sale precedentemente pesato. Accendere il fuoco moderato e mescolare per un altro minuto o due, il tempo necessario affinché il sale si sciolga un po'. Attenzione a non esagerare con la cottura ed evitare che il sale faccia uno strato duro sul fondo del pentolino.
Versare l'estratto ancora caldo in un vasetto, attendere che si sia raffreddato prima di chiudere.
Riporre il vasetto in frigorifero.
L'estratto si conserverà per mesi senza problemi.
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Pubblicato lunedì 20 febbraio 2012e aggiornato il

sapone di Aleppo liquido

Un sapone liquido vero non si fa sciogliendo del sapone solido in acqua, ma a volte questa pratica si rivela molto utile.
Se avete un sapone di Aleppo ma preferite usarlo in forma liquida si può grattugiare, poco alla volta e scioglierlo.

Il sapone di Aleppo è un detergente naturale fantastico, si può usare per la doccia, per il viso, per le mani e per i capelli.

Essendo un sapone puro, i cui ingredienti sono solo olio di oliva e olio di alloro, va usato come qualsiasi altro sapone autoprodotto.

Se decidete di usarlo per i capelli, sia che si tratti della forma solida o di quella liquida è sempre consigliabile terminare il lavaggio con un risciacquo all'aceto.

Per l'uso corretto del sapone di Aleppo sui capelli seguite i consigli riportati nell'articolo: usare al meglio saponi-shampoo per lavare i capelli.

SAPONE DI ALEPPO LIQUIDO
Ingredienti:
sapone di Aleppo al 16% - 30%
acqua demineralizzata
Preparazione:
Il rapporto approssimativo di diluizione che si adatta un po' a tutti i saponi di Aleppo è di 1:6. Quindi useremo 1 parte di sapone e 6 parti di acqua demineralizzata.
Conviene utilizzare 50 gr. di sapone alla volta.
Grattugiare 50 gr. di sapone di Aleppo in un pentolino ed aggiungere 300 ml di acqua demineralizzata (50 gr. x 6).
Coprirlo e lasciarlo a riposo tutta la notte.
Il giorno seguente portare il pentolino sul fuoco. Mescolare ogni tanto. Appena il sapone inizia a bollire spegnere il fornello e coprire con un coperchio. Lasciarlo così fino a raffreddamento completo.
Verificare che il sapone si sia sciolto completamente, se così non fosse scaldarlo una seconda volta ed aspettare nuovamente che raffreddi.
Se una volta raffreddato il sapone si presentasse troppo denso aggiungere un'altra parte di acqua (50 gr.) e scaldare un po' di nuovo.
Quando il sapone sarà della giusta densità e si sarà raffreddato completamente si può versare in un flacone appropriato.
Da tenere presente che non sarà come un sapone liquido vero e proprio, si potrà presentare come un gel, mentre in estate è probabile che sia più liquido.
In ogni caso sarà un sapone molto concentrato quindi bisognerà usarne poco, anche se all'apparenza fosse troppo liquido.
Veggie
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Pubblicato giovedì 16 febbraio 2012e aggiornato il

pizzette bianche fritte di lievito madre

Potete fare queste pizzette in qualsiasi momento perché sono veramente buone, da mangiare per uno spuntino a merenda o come sostituto del pane. In particolare potete farle in occasione del rinfresco della pasta acida, quando si deve utilizzare un eccesso di lievito.

PIZZETTE BIANCHE FRITTE DI LIEVITO MADRE
Ingredienti:
pasta acida rinfrescata in giornata
farina tipo 0
un pizzico di bicarbonato
sale
olio per friggere
Preparazione:
Rinfrescare il lievito come si fa di solito.
A distanza di almeno 3 o 4 ore dal rinfresco si potrà procedere.
Separare il lievito da usare per le pizzette da quello da conservare che si potrà riporre in frigorifero.
Nella pasta acida a disposizione aggiungere un pizzico di bicarbonato, un pizzico di sale e farina sufficiente per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso, come quello che in genere si fa per la pizza, ma un po' più morbido.
Dividerlo in pallette da circa 100 gr. l'una. Spianare ogni palletta con le mani infarinate e ricavare delle pizzette tonde di spessore sottile.
Scaldare l'olio in una padella, quando è ben caldo versarci una pizzetta alla volta. Se l'olio è ben caldo la pizzetta si gonfierà subito. Girarla dopo un paio di minuti per farla cuocere dall'altro lato. Scolarla dall'olio e metterla a d asciugare su carta assorbente da cucina. Spolverare la superficie con un po' di sale e gustare calde.
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PIZZETTE BIANCHE FRITTE DI LIEVITO MADRE

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Pubblicato lunedì 13 febbraio 2012e aggiornato il

pesto misto per tagliatelle o trofie

Vi è avanzata della frutta secca dalle feste natalizie? Questa ricetta è l'occasione giusta per liberarsene una volta per tutte!
Potete usare mandorle, nocciole, noci, anacardi in misura diversa.
Il pesto che se ne ricaverà potrà essere suddiviso in porzioni per 2 o 3 persone, versato in vasetti di vetro e congelato.
PESTO MISTO PER TAGLIATELLE O TROFIE
(per circa 6 persone)
Ingredienti:
250/300 gr. frutta secca mista tra noci, mandorle, nocciole, anacardi
1 bicchiere olio extravergine d'oliva
1 pomodoro rosso
50 gr. tra pecorino e parmigiano grattugiati
25 gr. prezzemolo fresco
1 cucchiaio aceto di mele
1 spicchio d'aglio
qualche cappero
sale
Preparazione:
Sgusciare la frutta secca e pesarne circa 100 gr.
Lavare il prezzemolo e il pomodoro. Pelare lo spicchio d'aglio.
Eliminare un pezzo di gambo dal prezzemolo e tagliare le foglie grossolanamente. Tagliare il pomodoro a fettine e metterli entrambi nel frullatore.
Aggiungere tutti gli altri ingredienti compresa la frutta secca e un pizzico di sale.
Frullare fino ad ad ottenere un pesto omogeneo. Se il condimento risultasse troppo denso aggiungere pochissima acqua, anche se non dovrebbe servire perché ci sono già il succo del pomodoro e l'olio come liquidi e dovrebbero essere sufficienti.
Il pesto è pronto, non resta che gustarlo possibilmenteper condire della pasta fresca.
La quantità di pesto che si ottiene è sufficiente come condimento per 6 coperti, se non si usa tutto si può congelare dopo averlo versato in vasetti di vetro.
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PESTO MISTO PER TAGLIATELLE O TROFIE

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Pubblicato venerdì 10 febbraio 2012e aggiornato il

frittelle di polenta

Potete fare questa semplicissima ricetta in occasione del rinfresco della pasta madre. Se a pranzo preparate la polenta fatene una o due spasette in legno in più così la sera potrete fare queste frittelle veramente buone.

FRITTELLE DI POLENTA
Ingredienti:
polenta avanzata
pasta madre in esubero dal rinfresco
farina
un pizzico di bicarbonato
parmigiano o pecorino (facoltativo)
olio per friggere
Preparazione:
Rinfrescare il lievito come si fa di solito senza scartare l'eccesso. Lasciarlo a temperatura ambiente almeno per 3 ore prima di procedere.
Separare il lievito da conservare da quello che servirà come pastella e riporlo in frigorifero.
Mettere il lievito per la pastella in una terrina, aggiungere un po' di parmigiano o pecorino (se si vuole) e un pizzico di bicarbonato. Il bicarbonato svolgerà una doppia funzione, da una parte toglierà il sapore leggermente acido della pastella, dall'altra reagirà con l'acidità del lievito facilitando la lievitazione della pastella che nel momento che si friggerà diventerà gonfia e leggera. Aggiungere farina sufficiente ad ottenere una pastella della giusta densità.
Tagliare la polenta a quadrotti e passarli nella pastella.
Friggerli in olio ben caldo e servire.
Si possono irrorare con una salsa a piacere, a me piacciono con salsa di soia.
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FRITTELLE DI POLENTA
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Pubblicato lunedì 6 febbraio 2012e aggiornato il

crema idratante corpo senza cera d'api (vegan)

Ho pensato questa crema per chi sceglie di rinunciare all'uso della cera d'api.
La cera d'api ha un buon potere emulsionante in creme contenenti poca acqua, ma ha lo svantaggio di essere molto grassa e di appesantire la crema, questo la rende più adatta come ingrediente di creme per la notte.
In alternativa alla cera d'api si può utilizzare la lecitina di soia che ha il vantaggio di essere meno pesante, la lecitina ha la capacità di emulsionare una quantità maggiore di acqua. Con la lecitina di soia è possibile così ottenere creme più leggere e fluide, creme più idratanti che nutrienti.
Inserire in una crema molta acqua rende necessario l'uso di un conservante, per questa crema potrete usare la soluzione di sodio benzoato e potassio sorbato che trovate nella ricetta.
Come tipologia di lecitina andrà bene la comune lecitina di soia granulare in vendita nei supermercati, fate solo attenzione che la soia impiegata nel granulare non sia OGM.
In tutte le mie ricette di cosmetica consiglio ci conservare la lecitina di soia nel congelatore così sarà facilmente polverizzabile in un macinacaffè al momento dell'uso.
Se la lecitina acquistata è contenuta in un barattolo di cartone conviene trasferirla in un vasetto di vetro o in un barattolo di latta perché sono materiali più adatti da lasciare nel congelatore.

CREMA IDRATANTE CORPO SENZA CERA D'API (VEGAN)
(per un vasetto da 200 ml)
Ingredienti:
40 gr. olio a scelta tra: mandorle, girasole, vinacciolo
10 gr. olio a scelta tra: Argan, avocado, albicocca, pesca, germe di grano, macadamia, enotera
30 gr. lecitina di soia granulare
120 ml acqua distillata oppure 60 ml di acqua distillata + 60 ml idrolato di rosmarino, lavanda, rosa o arancio
1 cucchiaio da tavola aceto di mele
4 ml oli essenziali di lavanda, geranio, arancio dolce, rosmarino, mandarino ecc.. io ho usato 4 ml di lime + 2 ml di essenza di vaniglia: una combinazione deliziosa!
20 gocce Tintura Madre di echinacea, achillea, calendula o rosmarino
1,5 gr. gomma xantana
6 ml soluzione conservante di sodio benzoato e potassio sorbato
Preparazione:
Pesare la lecitina precedentemente tenuta nel congelatore a congelare e polverizzarla in un macinacaffé.












Pesare gli oli e l'acqua (o le acque) e versarli (insieme) in un pentolino stretto, ma che possa contenere on seguito il frullatore ad immersione, aggiungere la polvere di lecitina e scaldare sul fuoco tenendo il fornello al minimo. Mentre si scalda girare con un cucchiaino senza fermarsi per favorire lo scioglimento della lecitina e per non farla attaccare sul fondo.
Attenzione a non bruciare la lecitina!! Il composto dovrà raggiungere una temperatura di circa 45°C/50°C (meglio misurare la temperatura con un termometro), non di più altrimenti la lecitina prende un odore di bruciato che poi rimarrà nella crema e il colore scurirà molto. Ci vorrà davvero poco affinché il composto arrivi alla temperatura stabilita, nel frattempo girare.
Quando il composto avrà la giusta temperatura rimuoverlo dal fuoco, anche se la lecitina non si sarà completamente sciolta frullarlo per qualche minuto utilizzando un frullatore ad immersione tipo Minipimer.










Quando la crema sarà montata e spumosa smettere di frullare ed attendere che si raffreddi completamente. Per accelerare questa fase si può mettere il pentolino a bagnomaria in un altro pentolino contenente acqua e qualche cubetto di ghiaccio.
Aggiungere la Tintura Madre, l'aceto di mele e gli oli essenziali, frullare pochi secondi con il frullatore. Aggiungere il conservante e frullare ancora.
Rimuovere il frullatore e aggiungere la gomma xantana pesata con precisione, servirà a dare la giusta consistenza a questa crema che contiene davvero tanta acqua e ci eviterà di usare troppa lecitina.
La gomma xantana non si deve riscaldare, metterla in polvere nella crema e poi frullare nuovamente fino a quando non si vedrà la crema densa e liscia.
Versare la crema in un vaso da 200/250 ml e chiudere.
Conservare lontano da fonti di calore, possibilmente al fresco, il frigorifero sarà necessario solo se l'ambiente sarà particolarmente caldo.
La crema si conserverà fino alla scadenza della soluzione conservante utilizzata.
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Pubblicato venerdì 3 febbraio 2012e aggiornato il

polpettone di seitan con patate

POLPETTONE DI SEITAN CON PATATE
Ingredienti:
seitan ottenuto dalla lavorazione di 1 kg di farina
1 o 2 fette di pane raffermo
1 uovo
prezzemolo
aglio
noce moscata
formaggio grattugiato (facoltativo)
qualche cucchiaio di farina integrale (oppure 0)
pangrattato
patate da forno
rosmarino
sale - pepe - olio
Preparazione:
Preparare il macinato di seitan con 1 kg di farina, preferibilmente seguendo il procedimento riportato nell'articolo come ottenere un perfetto macinato di seitan.
Quando sarà pronto strizzarlo bene e metterlo in una insalatiera insieme ad una o due fette di pane precedentemente ammollato in acqua e strizzato bene anch'esso.
Condire con dell'aglio tritato, prezzemolo, noce moscata o coriandolo in polvere, del formaggio grattugiato (se si vuole) e un filo d'olio. Salare, legare con un uovo e qualche cucchiaio di farina ed impastare. Aggiungere del pangrattato per ottenere un impasto consiste e con delicatezza dargli la forma di polpettone. Adagiarlo in una teglia.










Tagliare le patate a spicchi grandi, salarle, peparle e condirle con abbondante olio e rosmarino. Versarle nella teglia insieme al polpettone.
Cuocere in forno ad una temperatura intorno ai 200°C per il tempo di cottura richiesto dalle patate (45 min./1 ora ca).
Dopo i primi 15 minuti girare delicatamente il polpettone ogni 10/15 minuti aiutandosi con una paletta e prestando molta attenzione affinché non si rompa, finché non si forma una crosta è molto fragile.
Tagliarlo a fette solo dopo che si sarà raffreddato quasi completamente.
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