Dopo aver visto alcuni video su youtube che sfruttano le proprietà della terracotta di trattenere il calore ho realizzato anch'io questa semplice ed economica stufetta che consiglio a tutti di realizzare come piccolo aiuto per riscaldare piccoli ambienti o come riscaldamento d'emergenza.
Spesa candeline escluse: € 3,50 (2,50 euro per i 2 vasi e 1 euro in ferramenta)
Come fonte di calore utilizzeremo i lumini cosiddetti tea light, ma sarà possibile usare altre piccole candele, magari realizzate con avanzi di cera colata in barattoli di latta o di vetro.
Se avete delle candele che non vi piacciono o se avete messo da parte mozziconi di candele già bruciate, potete fonderli e creare nuove candele da usare come riscaldamento.
Ho visto che dalle parrocchie vengono buttati nei cassonetti scatole intere di ceri devozionali, alle volte accesi solo per qualche minuto, altre consumati a metà, ma mai completamente vuoti. Se vi capitano prendeteli e riciclateli.
Occorrente:
1 vaso di terracotta diam. 17
1 vaso di terracotta diam. 25
1 lungo bullone (8-10 cm)
3-4 dadi
(da avvitare sul bullone)
4 rondelle grandi
(da inserire nel bullone)
2 coperchi in latta di vecchi barattoli della passata di pomodoro o dei vasetti di marmellata.
1 vecchio catalogo o qualche rivista da mettere a terra come isolante
1 stampo da plumcake per sollevare i vasi da terra e lasciare passare l'ossigeno necessario ad alimentare la fiamma delle candele, oppure altre soluzioni che la vostra fantasia vi suggerirà.
Procedimento:
Con un punteruolo, o con un chiodo ed un martello forare i 2 tappi dei barattoli. Il foro va fatto premendo il chiodo sulla parte esterna della capsula in modo che rimarrà liscia.
Infilare all'interno del buco un cacciavite, una lima rotonda o qualsiasi altro utensile allo scopo di allargare il buco e portarlo alla misura del bullone.
Inserire una rondella e il bullone nel buco di uno dei coperchi.
Nella parte inferiore inserire un'altra rondella e bloccare il tutto avvitando un primo dado ben fermo.
Inserire il coperchio così ottenuto (dall'esterno), nel buco del vaso più grande.
Girare il vaso e nella parte interna inserire la seconda capsula, poi una rondella e infine fermare tutto avvitando un dado.
Inserire nel bullone il vaso più piccolo, poi una rondella e fermare il tutto avvitando un altro dado ben stretto. In questa fase fate attenzione a centrare per bene il vaso più piccolo all'interno del grande.
Ed ecco che la stufetta è pronta!!
Vediamo come farla funzionare.
Uso:
Prendere un catalogo abbastanza alto che non vi serve più (anche pagine bianche o pagine gialle) e mettetelo a terra. Sopra posate uno stampo da plumcake o un altro oggetto resistente al calore su cui poter poi posare i vasi capovolti. Qualsiasi soluzione adottiate, che sia questa che propongo o un'altra con base rialzata, si dovrà comunque lasciare uno spazio affinché l'ossigeno possa alimentare la fiamma che altrimenti si spegnerebbe presto.
Posare le candeline (3-4 sono il numero ideale) all'interno dello stampo e accenderle.
Se si sceglie di metterne 3 (secondo me è da preferire) durano più a lungo perché si surriscaldano meno a stretto contatto l'una con l'altra e bruciano più lentamente.
Nell'immagine le candeline sono posate sul fondo, in seguito ho ritenuto che fosse meno dispersivo rialzarle di qualche centimetro, così ho messo delle vaschette impilate (vuote) e capovolte di cibo per gatti (tipo Sheba, quadrate) tra il fondo e le candeline, ma si può mettere una lattina vuota e capovolta (tipo quelle del tonno) o qualsiasi altro oggetto per rialzare un po', purché sia resistente al calore.
Non resta che posare i vasi capovolti sulle candeline, poggiandolo sulle pareti dello stampo. Rimarrà sufficiente spazio per l'ossigenazione.
Ed ecco finalmente la stufa in azione!
I lumini hanno circa 4 ore di autonomia, ma già dopo un'ora la terracotta sarà molto calda e irradierà calore come un piccolo termosifone.
Anche quando i lumini si spegneranno passerà del tempo prima che la terracotta si raffreddi, quindi nel suo piccolo continuerà a scaldare l'ambiente.
Trovo molto comosa questa stufetta quando a causa della pioggia sono costretta a stendere il bucato in casa o quando tiro dentro lo stendino con la biancheria ancora umida.
Massima attenzione quando si hanno bimbi in casa perché la stufetta diventa molto calda.
Ed ecco l'ultima novità:
Mettendo sulla stufetta una vaschetta di vetro di porcellana con poca acqua e degli oli essenziali, avremo anche un ottimo diffusore di essenze e profumatore di ambienti!
Io metto qualche goccia di petitgrain o alle volte neroli, ma ognuno scelga quello con cui si sente più in sintonia.
Se non avete una vaschetta appropriata potete usare benissimo 1 o 2 dei contenitori di latta dei lumini esauriti!
Qui potete vedere uno dei video ispiratori di questo articolo:
Veggie
Quest'opera (testi e foto) è protetta dai diritti d'autore rilasciati da Creative Commons. I termini della licenza sono disponibili in versione integrale nel Codice Legale dove vengono spiegati in dettaglio i diritti ad essa attribuiti. Sono altresì disponibili sulle pagine internet sottostanti cliccando sui link e sul logo di Creative Commons. Chiunque utilizzi quest'opera come diversamente espresso dall'autore commette una violazione sui diritti d'autore.
Spesa candeline escluse: € 3,50 (2,50 euro per i 2 vasi e 1 euro in ferramenta)
Come fonte di calore utilizzeremo i lumini cosiddetti tea light, ma sarà possibile usare altre piccole candele, magari realizzate con avanzi di cera colata in barattoli di latta o di vetro.
Se avete delle candele che non vi piacciono o se avete messo da parte mozziconi di candele già bruciate, potete fonderli e creare nuove candele da usare come riscaldamento.
Ho visto che dalle parrocchie vengono buttati nei cassonetti scatole intere di ceri devozionali, alle volte accesi solo per qualche minuto, altre consumati a metà, ma mai completamente vuoti. Se vi capitano prendeteli e riciclateli.
Occorrente:
1 vaso di terracotta diam. 17
1 vaso di terracotta diam. 25
1 lungo bullone (8-10 cm)
3-4 dadi
(da avvitare sul bullone)
4 rondelle grandi
(da inserire nel bullone)
2 coperchi in latta di vecchi barattoli della passata di pomodoro o dei vasetti di marmellata.
1 vecchio catalogo o qualche rivista da mettere a terra come isolante
1 stampo da plumcake per sollevare i vasi da terra e lasciare passare l'ossigeno necessario ad alimentare la fiamma delle candele, oppure altre soluzioni che la vostra fantasia vi suggerirà.
Procedimento:
Con un punteruolo, o con un chiodo ed un martello forare i 2 tappi dei barattoli. Il foro va fatto premendo il chiodo sulla parte esterna della capsula in modo che rimarrà liscia.
Infilare all'interno del buco un cacciavite, una lima rotonda o qualsiasi altro utensile allo scopo di allargare il buco e portarlo alla misura del bullone.
Inserire una rondella e il bullone nel buco di uno dei coperchi.
Nella parte inferiore inserire un'altra rondella e bloccare il tutto avvitando un primo dado ben fermo.
Inserire il coperchio così ottenuto (dall'esterno), nel buco del vaso più grande.
Girare il vaso e nella parte interna inserire la seconda capsula, poi una rondella e infine fermare tutto avvitando un dado.
Inserire nel bullone il vaso più piccolo, poi una rondella e fermare il tutto avvitando un altro dado ben stretto. In questa fase fate attenzione a centrare per bene il vaso più piccolo all'interno del grande.
Ed ecco che la stufetta è pronta!!
Vediamo come farla funzionare.
Uso:
Prendere un catalogo abbastanza alto che non vi serve più (anche pagine bianche o pagine gialle) e mettetelo a terra. Sopra posate uno stampo da plumcake o un altro oggetto resistente al calore su cui poter poi posare i vasi capovolti. Qualsiasi soluzione adottiate, che sia questa che propongo o un'altra con base rialzata, si dovrà comunque lasciare uno spazio affinché l'ossigeno possa alimentare la fiamma che altrimenti si spegnerebbe presto.
Posare le candeline (3-4 sono il numero ideale) all'interno dello stampo e accenderle.
Se si sceglie di metterne 3 (secondo me è da preferire) durano più a lungo perché si surriscaldano meno a stretto contatto l'una con l'altra e bruciano più lentamente.
Nell'immagine le candeline sono posate sul fondo, in seguito ho ritenuto che fosse meno dispersivo rialzarle di qualche centimetro, così ho messo delle vaschette impilate (vuote) e capovolte di cibo per gatti (tipo Sheba, quadrate) tra il fondo e le candeline, ma si può mettere una lattina vuota e capovolta (tipo quelle del tonno) o qualsiasi altro oggetto per rialzare un po', purché sia resistente al calore.
Non resta che posare i vasi capovolti sulle candeline, poggiandolo sulle pareti dello stampo. Rimarrà sufficiente spazio per l'ossigenazione.
Ed ecco finalmente la stufa in azione!
I lumini hanno circa 4 ore di autonomia, ma già dopo un'ora la terracotta sarà molto calda e irradierà calore come un piccolo termosifone.
Anche quando i lumini si spegneranno passerà del tempo prima che la terracotta si raffreddi, quindi nel suo piccolo continuerà a scaldare l'ambiente.
Trovo molto comosa questa stufetta quando a causa della pioggia sono costretta a stendere il bucato in casa o quando tiro dentro lo stendino con la biancheria ancora umida.
Massima attenzione quando si hanno bimbi in casa perché la stufetta diventa molto calda.
Ed ecco l'ultima novità:
Mettendo sulla stufetta una vaschetta di vetro di porcellana con poca acqua e degli oli essenziali, avremo anche un ottimo diffusore di essenze e profumatore di ambienti!
Io metto qualche goccia di petitgrain o alle volte neroli, ma ognuno scelga quello con cui si sente più in sintonia.
Se non avete una vaschetta appropriata potete usare benissimo 1 o 2 dei contenitori di latta dei lumini esauriti!
Qui potete vedere uno dei video ispiratori di questo articolo:
Veggie
Quest'opera (testi e foto) è protetta dai diritti d'autore rilasciati da Creative Commons. I termini della licenza sono disponibili in versione integrale nel Codice Legale dove vengono spiegati in dettaglio i diritti ad essa attribuiti. Sono altresì disponibili sulle pagine internet sottostanti cliccando sui link e sul logo di Creative Commons. Chiunque utilizzi quest'opera come diversamente espresso dall'autore commette una violazione sui diritti d'autore.
STUFETTA D'EMERGENZA - COME REALIZZARLA CON 2 VASI di veggie822 - LILIANA PAOLETTI è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
Based on a work at http://www.lareginadelsapone.com/2013/11/stufetta-demergenza-come-realizzarla.html.
grazie veggie
RispondiEliminalo trovo semplice e geniale e per il
mio micro buco di casa è perfetto
un abbraccio forte
Ciao veggie, anche io mi sono documentata, ma avrei paura per il monossido di carbonio, tu che ne pensi? Grazie un'abbraccio.
RispondiEliminaPenso che se devi tenerla accesa tutto il giorno allora sì, ma per 4 candeline no c'è da preoccuparsi, quante volte le accendiamo in altre occasioni?
EliminaVeggie
ciao, se vai nei supermercati guarda nel reperato di sanitaria, puoi trovare dei dischetti di feltro che servono come rilevatori di monossido di carbonio...costano anche poco (tipo un euro, o giù di li).
EliminaCiao veggie, ottimo e semplice sistema, vorrei dare un paio di raccomandazioni, arieggiare la stanza ogni ora in quanto il potere calorifico deriva dal fumo emanato con conseguente produzione di C02 che non venendo espulsa all'esterno può creare la fiamma fredda e la conseguente produzione di monossido di carbonio.
EliminaQuindi attenzione, anche le caldaie funzionano con una fiamma piccola con una candela, ma ciò che da il calore è il fumo.
Scusate per i piccoli accorgimenti.
Daniele
Grazie Daniele, le precauzioni non sono mai abbastanza ;)
EliminaCiao Veggie
Salve, chiedo scusa ma ho qualche problema con la resa del sistema. Ho seguito pari passo tutta la procedura di costruzione, sostituendo anche le candele con delle torce all'olio di paraffina credendo fosse un problema di intensità di calore della fonte principale, ma ancora non riesce a scaldare molto. Da cosa può dipendere?
RispondiEliminaIl sistema non scalda molto, in una stanzetta si possono guadagnare un paio di gradi in più.
EliminaCiao Veggie
Grazie mille.
EliminaInteressante. Proverò a fabbricarlo per limitare i morsi del gelo mentre lavoro all'aperto: magari non farà la differenza ma vista la spersa e l'impegno necessari per fabbricarlo credo che valga la pena tentare.
RispondiEliminaGrazie!
Allora all'aperto puoi osare con qualche candela in più, visto che il problema del monossido di carbonio non si pone.
EliminaCiao
Veggie