Pubblicato martedì 19 marzo 2013e aggiornato il

sbiancatura della cera d'api... per creme più bianche!

Senza dubbio una crema di colore chiaro è visivamente più apprezzabile di una beige-marrone, per questo in commercio si trova della cera d'api sbiancata da usare in alternativa a quella normale.
Non mi sono documentata sui trattamenti di sbiancatura a cui la cera d'api viene sottoposta in laboratorio, ma non mi sorprenderei se si trattasse di trattamenti chimici.
Il trattamento che propongo in questo articolo non renderà la cera bianchissima, ma avrà il vantaggio di non essere dannosa per la pelle.

Occorrente:
cera d'api
acqua ossigenata 130 volumi (si compra in ferramenta)
acqua
una busta in tetrapack (del latte, dei succhi di frutta)
1 stampo in silicone per colare la cera
(per averla già pronta da usare nelle creme, come spiegato qui)

Procedimento:
Mettere in un pentolino il panetto di cera da trattare.
Indossare i guanti (sempre quando si maneggia un'acqua ossigenata così potente).
In un bicchiere versare 1 parte di acqua ossigenata e 2 parti di acqua di rubinetto.
Prepararne una quantità che sia sufficiente a coprire abbondantemente la cera nel pentolino.
Versare l'acqua sulla cera e portare sul fuoco. L'acqua ossigenata è infiammabile, quindi sarà necessario prestare la massima attenzione quando si useranno i fornelli, tenere la fiamma al minimo e non allontanarsi per nessuna ragione lasciando il pentolino incustodito sul fuoco.
Accendere il fornello e tenere la fiamma al minimo, l'acqua ossigenata inizierà subito a liberare ossigeno friggendo, ogni tanto togliere il pentolino dal fuoco per poi riposizionarlo dopo un po'. Quando la cera si sarà sciolta spegnere il fornello e riporre il pentolino coperto in luogo sicuro.
Con il passare del tempo, quando il tutto si sarà raffreddato la cera si solidificherà formando uno spesso strato sulla superficie dell'acqua. Lasciarla così per qualche tempo.
Dopo qualche ora portare di nuovo il pentolino sul fuoco e scaldare fino a quando la cera non sarà di nuovo sciolta, poi senza far alzare troppo la temperatura e senza farla bruciare spegnere il fornello, coprire di nuovo il pentolino e lasciare così fino al giorno dopo.
L'acqua ossigenata piano piano schiarirà la cera, ma agirà solo sulla superficie della cera con cui verrà a contatto, per questo ogni tanto sarà necessario rifonderla, al fine di rimescolarla perché tutta prima o si trovi a contatto con l'acqua ossigenata.
Nei 2 giorni seguenti fondere la cera un paio di volte al giorno come già fatto il giorno prima.
Dopo 3 giorni la cera sarà visibilmente più chiara, 3 giorni dovrebbero essere più che sufficienti per il massimo della schiaritura ottenibile. La cera non diventerà bianca, ma prenderà un colore giallo molto chiaro.
Quando avrà raggiunto il colore definitivo aspettare che sia di nuovo fredda e che si sia di nuovo raccolta in blocco sulla superficie dell'acqua. Con un coltello rompere la superficie in più punti e vuotare l'acqua nel lavandino o nel W.C..
Aggiungere alla cera acqua di rubinetto pulita in abbondanza e portare sul fuoco.
Ci sarà ancora dell'ossigeno pertanto riprenderà a friggere ancora.
Quando la cera si sarà fusa tenerla ancora un po' sul fuoco per farla liberare dell'ossigeno rimasto. Ogni tanto  rimuovere il pentolino dal fuoco per evitare surriscaldamenti, la cera non deve bollire, la temperatura non dovrà essere elevata altrimenti la cera brucerà tornando scura.
Dopo pochissimi minuti (anche e ci sarà ancora poco ossigeno) spegnere il fornello.
In precedenza avrete già tagliato con un coltello o con le forbici, una busta in tetra pack asportando completamente la calotta superiore.
Versare la soluzione di cera e acqua nel tetra pack e riporre in luogo tranquillo, senza muoverlo, fino a raffreddamento completo.
Quando la cera sarà di nuovo un blocco solido, tagliare il tetra pack (nel lavandino) e vuotare l'acqua.
Asciugare il blocco con un panno morbido e metterlo in un pentolino asciutto.
Fondere la cera delicatamente sul fornello, attenzione a non bruciarla!!! man mano che si fonde versarla nello stampo in silicone preparato in precedenza.
Quando la cera sarà pronta trasferirla in un barattolo di vetro.
Veggie
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SBIANCATURA DELLA CERA D'API... PER CREME PIU' BIANCHE by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
Based on a work at http://www.lareginadelsapone.com/2013/03/sbiancatura-della-cera-dapi-per-creme.html.

3 commenti:

  1. Grazie Liliana per tutti i tuoi consigli preziosissimi!!! Alena

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  2. Ciao Liliana avrei un consiglio da chiederti per quanto riguarda la cera trattata con acqua ossigenata 130 vol ... Vorrei utilizzare l'acqua ossigenata per pulire e disinfettare dalla muffa i telai in legno dove le api hanno costruito i favi di cera dove poi depositeranno il miele... Ti chiedo se una volta sciacquati nella cera rimangono residui di acqua ossigenata.magari nociva per le api.. Ti ringrazio Alba

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  3. NON FATELO!!! Io oggi per colpa di questa guida sono svenuto e mi sono spaccato i denti. L'acqua ossigenata è pericolosissima sopratutto con questi volumi così alti. I gas che si producono sono nocivi e nel mio caso mi hanno messo KO i meno di 5 secondi. Ho 22 anni quindi non è solo una questione d'età.

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