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Pubblicato martedì 17 gennaio 2017e aggiornato il

olio di magnesio

L'olio di magnesio è una soluzione molto concentrata di cloruro di magnesio e acqua.
Viene chiamato olio, ma non contiene olio.
Il nome nasce dalla sensazione di untuosità che rilascia sulla pelle, come avviene in genere con tutte le soluzioni saline.
E' un'ottima alternativa agli integratori di magnesio per via orale. In questa modalità di somministrazione si evitano alcuni effetti collaterali che alcune persone lamentano quali ad esempio diarrea, perché il magnesio non passa attraverso l'apparato digerente.

Preparazione:
Si prepara una soluzione al 31% con acqua minerale naturale o acqua demineralizzata.
Le modalità di preparazione sono spiegate nel video:


Indicazioni:
Reumatismi, dolori muscolari e articolari di diverse origini, mal di schiena, crampi muscolari, osteoporosi, dolori cronici, psoriasi.
Rilassa i muscoli dopo un'intensa attività sportiva, restituisce elasticità e tonicità a muscoli e articolazioni nel recupero sportivo e traumatico.
Rafforza le ossa in genere.

Uso esterno:
Versate l'olio di magnesio in una bottiglietta spray e spruzzate sull'area da trattare qualche volta durante la giornata.

Uso interno:
Se preparate l'olio in acqua minerale potrete anche assumerlo per bocca.
In questo caso versate l'olio in una bottiglietta di vetro con contagocce graduato.
10 ml di olio contengono 3,1 g di cloruro di magnesio, ed è una dose giornaliera ottimale per adulti.
Potete assumerne da 1 a 12 ml al giorno a seconda delle necessità, diluendolo in mezzo bicchiere di acqua.
Per qualsiasi dubbio sull'assunzione per via orale, consultate il vostro medico.

Il cloruro di magnesio si può usare per un'infinità di disturbi e in cosmetica. Per saperne di più acquistate un buon libro sull'argomento, come quelli proposti qui:

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Pubblicato mercoledì 26 ottobre 2016e aggiornato il

estrazione del gel di aloe vera da pianta fresca

Quante volte abbiamo visto questa bellissima pianta nei giardini, ai cigli delle strade, senza sapere che si trattasse di aloe vera?
Si tratta di una pianta molto diffusa, che si moltiplica con facilità. Oggi ne avete una e il prossimo anno  alla base della pianta nasceranno almeno 5-6 piantine nuove.
Facile da coltivare anche in vaso, quindi fatelo, così potrete utilizzare il gel dalle tante virtù.
Vediamo in breve quali sono, e in quali occasioni si può utilizzare.  Alla fine del post metterò i titoli di qualche libro, se vorrete approfondire l'argomento:
- Idratante
- Antirughe
- Decongestionante
- Abrasioni
- Piaghe da decubito
- Scottature solari
- Ustioni
- Eczemi
- Psoriasi
- Punture d'insetti
In cosmetica trova impiego in creme per il viso e per il corpo, ma anche in balsami per capelli, nei deodoranti nei prodotti da barba, come il sapone e il dopobarba.


ESTRAZIONE DEL GEL DI ALOE VERA DA PIANTA FRESCA
Procedimento:
Innaffiate la pianta nei 2-3 giorni che precedono il momento del prelievo delle foglie.
Tagliate le foglie più grandi e carnose, quelle alla base della pianta. Lavatele, poi con un coltello affilato e liscio asportate i bordi.
Asportate la calotta superiore della foglie, poi prelevate il gel.
Tagliatelo a pezzi e infine frullatelo. Il gel è molto fibroso anche se a vederlo così non si direbbe.
Come ultima operazione filtratelo, così lo libererete da impurità e pezzetti di pelle della foglia residui.
La polpa che rimane nel passino, non buttatela. Mettetela in un vasetto e conservatela in frigorifero, nei prossimi giorni utilizzatela come crema per ammorbidire e nutrire la pelle delle mani.
Quando il gel è pronto versatelo in vaschette dei cubetti di ghiaccio, e congelatelo.
Al momento del bisogno avrete gel fresco pronto all'uso.
Una volta che i cubetti saranno pronti, potrete estrarli dagli stampi e riporli in vaschette di plastica o bustine da freezer che metterete di nuovo in congelatore.
Maggiori particolari sull'estrazione nel video.
Veggie
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Pubblicato martedì 27 gennaio 2015e aggiornato il

acqua gelificata

Cos'è?
L'acqua gelificata è una bevanda a base di acqua e succo di frutta (o estratti vegetali) dalla consistenza gel.
La sua consistenza è studiata per essere utilizzata nei pazienti con difficoltà di deglutizione (disfagia), per consentirne l'idratazione.
I preparati gel che si trovano in commercio non solo hanno costi proibitivi, ma spesso contengono coloranti, edulcoranti, aromi artificiali. Quasi sempre la consistenza gel è ottenuta mediante l'impiego di carragenina (E 407), un addensante ormai riconosciuto come potenzialmente cancerogeno.
Come gelificante della nostra acqua, in alternativa alla carragenina, utilizzeremo la gomma xantana alimentare (o gomma di xantano), un polisaccaride naturale derivato dalla fermentazione di zuccheri con la coltura del batterio Xanthomonas Campestric.
Finora se usata nelle quantità consigliate, non le sono stati riconosciuti effetti collaterali.
Come base acquosa potete usare succhi di frutta o estratti di verdure e dolcificare secondo necessità.

ACQUA GELIFICATA
Ingredienti:
1 litro di succo di mela, arancia, mirtillo, fragole, carote o altra frutta o ortaggio estratto con centrifuga o con estrattore di succhi (oppure una parte di succo e una parte di acqua naturale oligominerale)
oppure
1 litro di acqua oligominerale misto a frutta spremuta (arance, mandarini, limoni, mele ecc..)
oppure
1 litro di succo di mela, arancia, mirtillo, ACE già pronto da acquistare nei negozi biologici, possibilmente senza aggiunta di zuccheri e/o conservanti.
dolcificante a piacere (se è il caso di aggiungerlo)
10 g massimo 12 g di gomma xantana (assolutamente di tipo alimentare)
Preparazione:
Preparate il succo secondo il metodo scelto e mettetelo in una pentola.
Se avete deciso di dolcificarlo fatelo ora, sciogliendo a freddo, nel succo, il dolcificante scelto.
Pesate con precisione la gomma xantana. Se preparate meno di 1 litro di gel, pesate la gomma mantenendo le proporzioni indicate in ricetta, quindi 2 g per 200 g di liquido, 5 g per 500 ml di liquido e così via.
Versate la gomma a pioggia sulla superficie del succo. Frullate il gel servendovi di un frullatore ad immersione.
Frullate fino a quando il gel si presenterà omogeneo e senza grumi.
Lasciatelo riposare una decina di minuti battendo un po' la pentola sul piano da lavoro per eliminare qualche bolla d'aria.
Infine riempite dei vasetti, preferibilmente monodose, e perfettamente puliti e sterilizzati, con il gel.
Per questo scopo mi sembrano perfetti i vasetti Bormioli da 150 ml.
Chiudete i vasetti e riponetili in frigorifero. Si conserveranno per 3 giorni.
E' possibile congelare il prodotto direttamente nei vasetti, senza che questi subisca grosse variazioni di consistenza una volta scongelato.
Veggie
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ACQUA GELIFICATA di veggie822 - LILIANA PAOLETTI è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://www.lareginadelsapone.com/2015/01/acqua-gelificata.html.
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Pubblicato giovedì 6 novembre 2014e aggiornato il

integratore di calcio dal guscio dell'uovo

In seguito ai cambiamenti ormonali che l'organismo della donna subisce, come conseguenza dell'ingresso in menopausa, inizia un percorso di graduale rarefazione dell'osso che può portare all'osteoporosi.
L'esame utilizzato per la valutazione dello stato osseo è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) e il risultato della densità ossea ottenuto è il T-Score.
Il T-Score mette a confronto i risultati ottenuti con i risultati medi di persone dello stesso sesso di età compresa tra i 25 e i 30 anni, cioè quella fascia di età in cui l'osso raggiunge la sua massima densità. Questo valore di riferimento viene considerato normale.
Secondo l'OMS i risultati dell'esame vanno letti nel modo seguente:

valore compreso tra 0 e -1 = NORMALE
valore compreso tra -1 e 2,5 = OSTEOPENIA
valore superiore a 2,5 = OSTEOPOROSI

Per rallentare la rarefazione dell'osso sono molto importanti l'attività fisica e l'alimentazione (da evitare gli alimenti che acidificano il sangue) e l'integrazione di calcio.
Per favorire l'assorbimento di calcio è necessaria la vit. D. Nei mesi più freddi dell'anno, quando cioè la possibilità di esposizione al sole è notevolmente ridotta, è consigliabile l'integrazione anche di piccole quantità di questa vitamina, che aiuterà a fissare il calcio nelle ossa.

Vorrei ricordare però, ai vegetariani come me, che quasi tutta la vit. D in commercio è di PROVENIENZA ANIMALE, quindi (per noi) sono da evitare tutti quei preparati in polvere, pasticche, gel, a base di vit. D3 (colecalciferolo) nonché gli oli perché a base di olio di fegato di pesce, a favore del consumo di preparati a base di vit. D2 (ergocalciferolo) che invece è di origine vegetale o fungina.

Ma veniamo al nostro integratore di calcio a base di guscio d'uovo.
Il guscio dell'uovo di gallina è composto principalmente di carbonato di calcio, carbonato di magnesio, fosfato di calcio e da una serie di microelementi come ferro, rame, manganese, zolfo, zinco, molibdeno ecc... per un totale di 27 elementi! Ma quello che è sorprendente è la forte similarità con la composizione di ossa e denti umani.
Ecco il perché di questo integratore, che tra l'altro si può considerare utile anche come forma di recupero.
Se avete intenzione di preparare l'integratore di calcio, usate ESCLUSIVAMENTE uova biologiche: non solo tutelerete la salute degli animali e la vostra, ma sono le uniche in grado di fornire i nutrienti che ci interessano.

INTEGRATORE DI CALCIO DAL GUSCIO DELL'UOVO
Ingredienti:
gusci di uova biologiche (gallina, oca, papera)
qualche goccia di olio essenziale (limone o arancio)
1 foglia di alloro (facoltativo)
succo di limone (a piacere)
Preparazione:
Lavate con acqua tiepida i gusci che man mano riuscirete a produrre dalle vostre preparazioni culinarie. Potete decidere se lasciare la membrana interna (che contiene importanti nutrienti) oppure se rimuoverla, dal momento che presenta un odore pungente non sempre tollerato.
Mettete i gusci in una bustina da freezer e congelateli. Quando ne avrete raccolti una discreta quantità procedete con la preparazione dell'integratore.
Lasciate i gusci a temperatura ambiente per un'ora, poi fateli bollire in una pentola con acqua per 10/15 minuti.
Scolateli in un colapasta cercando di rimuovere  più acqua possibile.
Distendete i gusci su una teglia da forno rivestita con un foglio di carta-forno e fateli asciugare in forno per un'ora a 140 °C circa, rigirandoli ogni tanto.
Quando si saranno raffreddati spezzettateli con le mani.
Riempite il macincaffè con i gusci frantumati e aggiungete 1-2 gocce di olio essenziale di limone. Macinate come meglio vi riesce, noterete che i gusci sono molto duri!!
Man mano che otterrete la polvere trasferitela in una ciotola (cercate di non respirare la polvere che si alza con la macinazione, meglio sarebbe indossare una mascherina) e riempite di nuovo il vano del macinacaffè con altri gusci frantumati, aggiungendo ogni volta 1-2 gocce di olio essenziale.
Al termine dell'operazione avrete ottenuto una polvere non troppo sottile, se volete renderla più fine potete pestarla con pazienza in un mortaio.
Traferite l'integratore ottenuto in un vasetto di vetro, dove potete aggiungere una foglia di alloro per una conservazione più duratura.
Conservate in luogo asciutto, ma lontano da fonti di calore.
Uso:
Mezzo cucchiaino al giorno meglio se suddiviso in 2 pasti.
Potete versare la polvere in un goccio d'acqua, mescolare e bere, oppure mangiarla così, in ogni caso rimarrà molto "sabbiosa" sotto ai denti.
Se la sensazione di sabbia vi infastidisce potete sciogliere la polvere di calcio nel succo di limone e ottenere così dell'ottimo "citrato di calcio" dal gusto decisamente più gradevole.
Ecco come procedere:

CITRATO DI CALCIO
Ingredienti:
1/2 cucchiaino di polvere di calcio preparata in precedenza
1/2 limone spremuto
Preparazione:
Mettete la quantità giornaliera di integratore di calcio in un bicchierino di vetro o in una tazzina, aggiungete il succo di mezzo limone.
Il succo di limone inizierà da subito a sciogliere il calcio del guscio, frizzando e schiumando.
Mescolate velocemente poi coprite il contenitore e riponetelo in frigorifero. Per il completo sciogliemento ci vorranno circa 6/8 ore.
Potete preparare una quantità giornaliera di calcio ogni sera, così la mattina sarà pronto per la giornata.
Bevete il citrato di sodio ottenuto preferibilmente suddividendolo in 2 pasti.

1/2 cucchiaino di integratore al giorno apporta circa 500 mg di elemento calcio.
Non abusare degli integratori. Per integrare quantitativi maggiori di calcio consultare il medico.
Veggie
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Pubblicato venerdì 13 dicembre 2013e aggiornato il

olio canforato

La canfora vanta proprietà rubefacenti e revulsive cutanee, l'olio canforato che ne deriva sarà pertanto molto utile per frizioni locali in caso di dolori muscolari e per preparare i muscoli prima delle attività agonistiche.
Altri usi:
- massaggiato sui muscoli prima di praticare attività sportive all'aperto (come la corsa), soprattutto in inverno, per scaldare i muscoli e prevenire tensioni muscolari.
- Chi soffre di piedi freddi può trovare giovamento stimolando la circolazione con un pediluvio caldo e  qualche goccia di olio canforato.
- Può essere applicato in caso di ecchimosi, contusioni, slogature, crampi.
- In caso di disturbi reumatici fare bagni caldi aggiungendo 1 cucchiaino di olio canforato insieme a qualche goccia di olio essenziale di rosmarino da versare nell'acqua calda della vasca da bagno, serviranno a stimolare la circolazione.
- La canfora è dermopurificante pertanto quest'olio può essere aggiunto in piccole quantità a creme per la cura dell'acne e delle pelli grasse, inoltre si può applicare direttamente sui brufoli.
- La canfora è un ottimo antitarme, basta versare alcune gocce di quest'olio su qualche batuffolo di cotone da tenere nei cassetti e negli armadi per tenerle lontane.

Controindicazioni:
- Non usare in concentrazioni superiori al 10%.
- Non usare su ferite e abrasioni.
- Non usare in gravidanza e allattamento.
- Non usare per neonati e bambini.
- Non usare in caso di allergia

OLIO CANFORATO AL 5%
Ingredienti:
(per una bottiglia da 200 ml)
200 ml circa di olio di girasole biologico
10 g canfora naturale
Preparazione:
La canfora naturale è una sostanza cerosa e bianca, molto aromatica che viene estratta principalmente dal legno della Cinnamomum camphora (Laurus camphora).
E' una sostanza preziosa e ricercata. Molto più facile da trovare in forma sintetica, ma consiglio di cercare e di dare la preferenza a quella naturale, costa di più ma ne serviranno pochi grammi per la preparazione dell'olio.
La canfora è liposolubile, perciò la preparazione di questo olio risulterà davvero molto semplice.
Per una concentrazione del 5% mettere 10 g di cristalli di canfora in una bottiglia di vetro scuro da 200 ml. Riempire di olio, quello di girasole biologico è il più appropriato, ma andranno bene anche mandorle o vinacciolo.
Chiudere ed agitare ogni tanto fino al completo scioglimento, che avverrà in poche ore.
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Pubblicato martedì 1 ottobre 2013e aggiornato il

polvere per i piedi e scarpe

POLVERE PER PIEDI E SCARPE
Ingredienti:
(per 100 g di polvere)
80 g amido di mais o di riso
10 g bicarbonato di sodio
10 g argilla bianca
10 gocce olio ess. menta
4 gocce olio ess. lavanda
3 gocce olio ess. salvia
3 gocce olio ess. tea tree (oppure timo bianco)
Preparazione:
Pesare tutte le polveri e versarle provvisoriamente in un barattolo di vetro.
Aggiungere gli oli essenziali spargendo le gocce sulla polvere.
Con un cucchiaino mescolare la polvere cercando di rompere i grumi con gli oli essenziali premendoli sulle pareti del barattolo.
Continuare a mescolare con delicatezza fino a quando la polvere non sarà liscia e omogenea.
Versare in un barattolo tipo quelli del talco dotato di filtro forato per spargere la polvere in piccole quantità.
Uso:
La polvere è rinfrescante e assorbente, regola la sudorazione del piede e previene l'insorgere dei cattivi odori.
Cospargere sui piedi e tra le dita dopo la pulizia.
Si può mettere anche nelle scarpe come assorbente per gli odori.
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Pubblicato venerdì 5 luglio 2013e aggiornato il

spray all'aceto di menta rinfrescante corpo



Finalmente è arrivata l'estate!
...ma ahimé insieme ad essa anche il caldo.
Alle volte piacevole altre insopportabile, quando il caldo comincia a dar fastidio potrete trovare un po' di refrigerio spruzzando sul corpo questo aceto a base di menta, che come sapete è l'unica in grado di dare l'effetto ice.











SPRAY ALL'ACETO DI MENTA RINFRESCANTE CORPO
(per una bottiglietta spray da 100 ml)
Ingredienti:
40 ml di aceto di mele
3 g di mentolo in cristalli
5 ml di alcol 95° (alcol buongusto)
20 gocce olio essenziale di eucalipto
20 gocce olio essenziale di menta
 acqua demineralizzata quanto basta per arrivare a 100 ml
Preparazione:
Pesare scrupolosamente i cristalli di menta e metterli in una tazzina o in un bicchierino di vetro.
Misurare l'alcol e versarlo sulla menta. Chiudere o coprire il contenitore.
Ogni tanto agitare per favorire lo scioglimento del mentolo.
Nel frattempo versare l'aceto in un flacone spray da 100 ml.
Quando il mentolo si sarà completamente disciolto versare l'alcol mentolato ottenuto nel flacone contenente l'aceto.
Aggiungere gli oli essenziali e infine riempire di acqua demineralizzata o distillata.
Agitare bene per mescolare gli ingredienti
Uso:
Agitare prima dell'uso.
Spruzzare su gambe, braccia, collo per un effetto rinfrescante, anche se di breve durata. Se avete un ventilatore allora spruzzate l'aceto sul corpo e subito dopo esponetevi all'aria, così davvero l'effetto ice sarà doppio!
Nota:
Per un effetto antizanzare è possibile aggiungere 1 cucchiaino di glicerina vegetale nel flacone prima di riempirlo con l'acqua.
La glicerina aiuterà a fissare lo spray sul corpo rallentandone l'evaporazione.
Da tener presente però che la glicerina lascia sulla pelle un effetto leggermente appiccicoso che ad alcuni non piace.
Veggie
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Pubblicato lunedì 27 maggio 2013e aggiornato il

baffetto in stile ceretta araba

In molte mi chiedete come si fa la ceretta araba.
Tempo fa avevo trovato un video bellissimo e ad ogni  vostra richiesta ero costretta a doverlo ricercare su Youtube tra i tanti video a disposizione (tanti video ma poco esaurienti).
Ora l'ho ritrovato e ho pensato di mostrarvelo e fermarlo qui, in un articolo per poterlo facilmente consultare quando serve.

Chi meglio di Maha è in grado di spiegarci come si prepara la ceretta araba?

Prima di guardare il video però vi spiego come si può fare una piccola quantità di ceretta da usare per rimuovere i baffetti.
La ceretta di zucchero è innocua, economica ed è di facile preparazione, sostituirà con successo le strisce depilatorie già pronte che costano un'esagerazione, ma anche le creme depilatorie che intossicano anche solo nel respirarle per i pochi minuti in cui vanno tenute in posa.

BAFFETTO IN STILE CERETTA ARABA
Ingredienti:
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiaini di succo di limone
1 cucchiaino di miele
Preparazione:
Io metto un po' di miele ma la ceretta si può fare anche con solo zucchero e limone.
Mettere zucchero, limone e miele in una padellina antiaderente. Accendere il fuoco e mescolare con un cucchiaio per far sciogliere lo zucchero.

Tenere sul fuoco pochi minuti fino a quando lo zucchero sciolto non prenderà un colore più dorato e diventerà più denso e un po' filante.
A questo punto versarlo ancora ben caldo su un piano di marmo o su un foglio di carta plastificata per alimenti.
Aspettare un po' che si raffreddi e quando sarà diventata tiepida raccoglierla con un cucchiaio e successivamente prenderla in mano (quando sarà possibile).
Lavorarla con le dita facendo una pallina, bagnare un po' le mani, poi tirarla come mostra Maha nel video.
Quando sarà elastica stenderla sui baffi e strapparla come si fa con una normale ceretta a caldo.
Se se ne prepara di più basterà riporla in una bustina di plastica e conservarla in frigorifero per il prossimo utilizzo.
In frigorifero diventerà dura, per ammorbidirla e darle di nuovo elasticità si potrà aggiungere pochissima acqua e lavorarla con le mani, con il calore delle mani e un po' di pazienza riprenderà la morbidezza iniziale.
Veggie

Ed ora ecco il video della bravissima Maha:

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BAFFETTO IN STILE CERETTA ARABA by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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Pubblicato martedì 16 aprile 2013e aggiornato il

unguento salva-talloni

Le ragioni per cui i calcagni possono essere secchi, screpolati o peggio presentare delle profonde spaccature, sono diverse.
E' assodato però che dopo aver trascorso un inverno indossando calze, calzini, calzettoni e scarpe pesanti i piedi ne abbiano risentito e in molti ci ritroviamo con i calcagni così secchi da sembrare grattugie.
Questo unguento sarà un toccasana per la pelle grazie alla miscela di grassi nutrienti e rigeneranti che ho scelto di usare.

UNGUENTO SALVA-TALLONI
(per 100 g di prodotto)
Ingredienti:
30 g olio di mandorle dolci
25 g oleolito di calendula in olio extravergine d'oliva
15 g olio di lino
10 g burro di karite
10 g lanolina anidra
5 g burro di cacao
5 g cera d'api
20 gocce tintura idroalcolica di propoli
20 gocce olio essenziale di lavanda
Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti pesati con cura, fatta eccezione per la tintura madre di lavanda (che andrà aggiunta nell'ultima fase), in un pentolino.
La cera va inserita sempre in piccoli pezzi, in scaglie o grattugiata per evitarne un surriscaldamento in fase di scioglimento.
Accendere il fornello al minimo e posizionare il pentolino sul fuoco,  ogni tanto rimuoverlo dal fornello ed attendere, pian pianino la cera si fonderà sfruttando il calore stesso degli altri grassi, massima attenzione per evitare che bruci.
Quando tutti grassi si saranno sciolti rimuovere il pentolino dal fuoco e iniziare a mescolare con un cucchiaino. Mescolare vigorosamente per far raffreddare i grassi e farli miscelare tra loro e con la propoli. Per accelerare il processo di raffreddamento si può mettere il pentolino in una pentola più grande contenente acqua fredda.
Continuare a mescolare e quando inizierà a prendere consistenza aggiungere l'olio essenziale di lavanda.
Mescolare ancora e infine versare nei vasetti quando sarà tiepida e cremosa, non liquida, così la propoli rimarrà in sospensione nell'unguento.
Chiudere i vasetti a raffreddamento avvenuto.
Uso:
Applicare sui talloni in piccole quantità 1-2 volte al giorno fino a completa rigenerazione.
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Pubblicato lunedì 8 aprile 2013e aggiornato il

pasta di zinco all'acqua - pasta all'acqua

La pasta all'acqua è una preparazione galenica a base di ossido di zinco.
La differenzia principale con la pasta di Hoffmann è rappresentata dalla base, di tipo oleoso nella pasta di Hoffmann, di tipo acquoso nella pasta all'acqua.
Ne consegue che la pasta di Hoffmann è più specifica nei casi in cui la pelle necessiti di un emolliente, al contrario la pasta all'acqua sarà da preferire quando serve asciugare l'area infiammata.

La pasta all'acqua nella sua formulazione originale prevede la combinazione di 4 elementi:

OSSIDO DI ZINCO - azione astringente, assorbente e lenitiva
TALCO - azione assorbente
GLICEROLO - azione idratante
ACQUA - serve ad amalgamare tra loro gli ingredienti di base

Nella formulazione che ho scelto di proporre ho preferito sostituire il talco, dalle discusse proprietà negative, con l'amido di mais, comunque assorbente, non occlusivo che consente alla pelle di respirare.

PASTA ALL'ACQUA
(per un vasetto da 50 ml)
Ingredienti:
20 g ossido di zinco
20 g amido di mais biologico
20 g glicerolo (o glicerina) vegetale
10-15 g idrolato di lavanda (o acqua distillata)
Preparazione:
Mettere le polveri e la glicerina in una vaschetta o in una tazzina perfettamente pulita. Aggiungere poco idrolato (o acqua distillata) e mescolare con un cucchiaino, continuare ad aggiungere idrolato fino a quando non si sarà ottenuta la consistenza desiderata.
In alternativa all'acqua distillata si può usare acqua demineralizzata o deionizzata (quella che in genere si usa per il ferro da stiro) fatta bollire e raffreddare prima dell'uso.
Versare in un vasetto pulito.
Con il tempo sulla superficie della pasta può affiorare dell'acqua, è normale, basterà rimescolare all'occorrenza con un cucchiaino.
Uso:
Applicare più volte sulla parte interessata
Indicazioni:
Ottima contro gli arrossamenti da pannolino, a questo proposito leggere anche l'articolo sulla Pasta di Hoffmann
Contro le irritazioni della pelle in genere, su eruzioni cutanee anche di natura allergica, su eczemi lievi, sui brufoli, su irritazioni post depilazione, sulle scottature.
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PASTA DI ZINCO ALL'ACQUA - PASTA ALL'ACQUA by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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Pubblicato martedì 22 gennaio 2013e aggiornato il

2 unguenti per mantenere sani i capezzoli durante l'allattamento

Già dall'ultimo mese di gravidanza in vista del parto, si può iniziare a pensare all'allattamento, trattando i capezzoli al fine di mantenerli morbidi e idrati allontanando così il manifestarsi delle temute ragadi.
Le ragadi sono un vero tormento durante l'allattamento, non solo possono essere così dolorose da non consentire l'allattamento stesso, ma possono generare complicazioni quali ingorgo mammario, infezioni e successiva mastite e compromettere l'allattamento per molto tempo.

Dall'ottavo mese di gravidanza e fino al parto massaggiate i capezzoli tutti giorni con dell'olio extravergine d'oliva a cui avrete aggiunto un paio di gocce di succo di limone.

Dopo il parto, durante tutto il periodo dell'allattamento i capezzoli vanno idratati ed elasticizzati usando un buon unguento.
E' importante limitare gli ingredienti a pochi grassi essenziali e scegliere tra i più naturali possibili tenendo conto che il bambino durante la poppata ne ingoierà inevitabilmente un po' anche se i capezzoli venissero detersi prima di attaccare il bimbo al seno.

Ho preparato 2 unguenti in questo articolo, uno è a base di lanolina, un eccellente grasso di origine animale con proprietà  cicatrizzanti ed elasticizzanti della pelle, l'altro per chi sceglie di non usare prodotti animali è a base di burro di karité, anch'esso dalle proprietà eccezionali.

La lanolina da usare non va acquistata a caso, la lana delle pecore da cui si ricava il grasso (cioè la lanolina) viene trattata con pesticidi persistenti, per cui scegliete solo qualità di lanolina specifiche per allattamento.
Da una piccola ricerca che ho fatto mi sento di consigliare le seguenti marche, ma non è escluso che ce ne siano altre valide:

MEDELA PURELAN 100    -    LANSINOH LANOLINA
MEDELA PURELAN 100
LANSINOH LANOLINA














UNGUENTO ALLA LANOLINA
Ingredienti:
(per un vasetto da 50 g)
17 g lanolina
33 g olio di mandorle dolci

UNGUENTO AL BURRO DI KARITE'
Ingredienti:
20 g burro di karité
30 g olio di mandorle dolci

Preparazione:
Mettere in un pentolino la lanolina oppure il burro di karité insieme all'olio di mandorle dolci.
Sciogliere sul fornello a fuoco moderato senza far alzare troppo la temperatura.
Quando i grassi sono liquidi togliere il pentolino dal fuoco e metterlo in un altro pentolino riempito a metà con acqua fredda per abbassare più velocemente la temperatura dell'unguento.
Frullare con il mini mixer (quello per la schiuma sul caffè) fino a quando l'olio inizia a rapprendersi (si capisce perché diventa di colore bianco e opaco).
Versare nei vasetti.
Chiudere solo dopo che l'unguento si sarà raffreddato e solidificato.


Uso:
Dopo la poppata detergere i capezzoli con un detergente neutro, asciugare bene e massaggiare con dell'unguento.
Veggie
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