Pubblicato martedì 25 settembre 2012e aggiornato il

plumcake con uva nera (con lievito naturale)

PLUMCAKE CON UVA NERA (CON LIEVITO NATURALE)
Ingredienti:
500 gr.  farina tipo 0
200 gr. pasta acida
200 gr. zucchero di canna
400 gr. uva nera (pesata a grappolo)
3 uova
150 ml olio extravergine d'oliva oppure olio di girasole bio
80-100 ml rhum
la scorza di un limone biologico
un pizzico di sale
Preparazione:
Rinfrescare il lievito la mattina o il primo pomeriggio come spiegato nell'articolo sulla preparazione del lievito.
La sera pesarne 200 gr. e metterlo in una ciotola insieme a 300 gr di farina. Aggiungere 1 cucchiaino di zucchero e poca acqua temperata ed impastare per ottenere un panetto solido ed elastico. Coprirlo con un tovagliolo bagnato e strizzato.
Accendere il forno alla temperatura di 50 °C per un minuto, giusto il tempo affinché l'interno diventi tiepido, poi spegnere.
Mettere nel forno la ciotola con l'impasto e lasciarlo lievitare al caldo per tutta la notte.
La mattina seguente preparare un secondo impasto.
In un'altra ciotola rompere le 3 uova, aggiungere lo zucchero e battere uova e zucchero per un po' per sciogliere lo zucchero. Aggiungere il sale, la scorza di limone, il rhum e l'olio. Mescolare ancora, infine aggiungere la farina rimanente ( 200 gr.) e mescolare con una frusta fino ad avere una pastella omogenea.
Coprirla e lasciarla riposare per mezz'ora.
Nel frattempo lavare l'uva. Con un coltello affilato dividere ogni acino a metà e togliere i semi. Raccogliere i mezzi acini in un piatto.
Trascorsi i 30 minuti riprendere la pastella e prendere l'impasto lievitato della sera prima. Versare uno sull'altro e con delicatezza e pazienza mescolarli con la frusta fino ad amalgamarli per bene. Quando l'impasto sarà liscio e uniforme prendere i chicchi d'uva, metterne da parte 30 (30 mezzi acini) e il resto unirlo all'impasto mescolando delicatamente con un cucchiaio.
Foderare uno stampo da plumcake della misura di 30 cm. Riempirlo con l'impasto, poi decorare la superficie con gli acini d'uva messi da parte. Inserire lo stampo nel forno (spento) a lievitare per un'ora e mezza o 2.
Togliere dal forno e accenderlo, portare la temperatura a 200 °C. Distribuire sulla superficie del plumcake un cucchiaino di zucchero di canna (facoltativo). Quando il forno è caldo infornare il plumcake per 1 ora, riducendo la temperatura a 180 °C dopo i primi 40 minuti di cottura.
Quando il dolce sarà cotto rimuoverlo dal forno ed attendere che si sia raffreddato prima di tagliarlo a fette.
Può capitare che il plumcake sembri poco cotto e bagnato a  causa dell'acqua dell'uva (un po' come avviene per la torta di mele quando si mette molta frutta), in questo caso distendere le fette su un foglio di carta da forno messo in precedenza a rivestire la leccarda del forno e cuocere ancora a 180 °C per altri 20-25 minuti, rigirando le fette a metà cottura.
Lasciarle raffreddare prima di mangiarle o di riporle.
Veggie
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PLUMCAKE CON UVA NERA (CON LIEVITO NATURALE) by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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Pubblicato martedì 18 settembre 2012e aggiornato il

detergente intimo alle noci del sapone e aloe vera


Ingredienti:
10 g noci del sapone
500-600 ml acqua distillata
2 cucchiai calendula fiori
2 cucchiai lavanda fiori
1 cucchiaino bacche di ginepro
4 g acido citrico
50-100 ml succo di aloe vera
2 cucchiai scarsi di amido di mais
20 gocce T.M. di calendula
10 gocce olio ess. di bergamotto
80 gocce di Cosgard oppure
13 ml soluzione conservante di sodio benzoato e potassio sorbato
Preparazione:
Rompere le noci del sapone e metterle in un pentolino insieme ai fiori di calendula, ai fiori di lavanda, al ginepro e all'acido citrico (pesato scrupolosamente). Aggiungere 500 ml di acqua demineralizzata e far bollire dolcemente per 20 minuti a pentola scoperta. Poi spegnere e coprire, lasciare in infusione per altri 10 minuti.
Filtrare il decotto con un passino e trasferirlo in una brocchetta graduata. Aggiungere a piacimento 50 o 100 ml di succo di aloe e acqua demineralizzata sufficiente ad arrivare a 550 ml totali.
Lavare il pentolino del decotto e metterci 2 cucchiai scarsi di amido di mais, aggiungere pochissimo decotto e mescolare per sciogliere l'amido, poi aggiungere piano piano altro liquido e sciogliere ancora l'amido cercando di evitare la formazione di grumi.
Infine versare il resto del decotto nel pentolino. Accendere il fornello al minimo e girando per evitare che l'amido si attacchi sul fondo del pentolino, portare dolcemente ad ebollizione o quasi.
Quando il detergente sta per bollire e comincia ad ispessire per effetto dell'amido, spegnere il fornello.
Coprire e lasciare raffreddare quasi completamente.
Aggiungere la tintura madre, le gocce di olio essenziale e il conservante scelto.
Mescolare bene per emulsionare gli ingredienti aggiunti al detergente, poi coprire di nuovo ed attendere il completo raffreddamento.
Versare il detergente in 2 flaconi da 250 ml (o altri a piacere) e chiudere.
Uso:
Come tutti i detergenti versare la quantità da usare nel palmo della mano e detergere le zone intime come di consueto, il prodotto non fa schiuma.
Veggie
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DETERGENTE INTIMO ALLE NOCI DEL SAPONE E ALOE VERA by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
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Pubblicato giovedì 13 settembre 2012e aggiornato il

antico liquore all'uovo (con uova intere)

Conosciamo il classico liquore all'uovo, molto cremoso  e gustoso a base di rossi d'uovo, dal sapore simile a quelli in commercio, di cui potete trovare la ricetta nell'articolo liquore all'uovo (tipo VOV), ma esiste un altro liquore all'uovo del quale sembra si sia persa ogni traccia, a base di uova intere. Per uova intere si intendono uova veramente intere, uova che comprendono anche il guscio.
Questo liquore oltre ad essere un ottimo ricostituente è  un buon integratore di calcio, perché il guscio delle uova  che contiene è composto in prevalenza di carbonato di calcio.
Vediamo come si fa..




ANTICO LIQUORE ALL'UOVO (CON UOVA INTERE)
Ingredienti:
1 bottiglia di Marsala secco (750 ml) di ottima qualità
750 g di zucchero
8 uova rigorosamente biologiche
10-12 limoni succosi (preferibilmente biologici)
2 cucchiai di estratto di vaniglia oppure 1 bustina di vanillina (a piacere)
100 ml alcol 95° (alcol buongusto)
Preparazione
Lavare accuratamente e delicatamente le uova con una spazzolina e del bicarbonato, sciacquarle e asciugarle bene.
Mettere le uova in un barattolo di vetro sufficientemente capiente, possibilmente non troppo largo.

Spremere pazientemente i limoni. Man mano che si spremono versare il succo filtrato sulle uova. Bisognerà coprire completamente le uova con il succo, ci vorranno circa 10-12 limoni, il numero dipenderà dalla grandezza dei limoni e dalla quantità di succo che se ne ricaverà, preparate un paio di limoni in più da usare in caso di necessità.
Chiudere molto bene il vaso e tenerlo in dispensa per 7 giorni.
In questo periodo il limone scioglierà i gusci come si può vedere nella sequenza delle immagini. Se il guscio si scioglierà prima dei 7 giorni si potrà procedere in anticipo con la seconda fase, altrimenti arrivare al settimo giorno.
In 7 giorni il guscio si dovrebbe essere sciolto completamente, ma questo purtroppo sarà difficile che accadrà. Forse perché questa ricetta è antica e molto probabilmente un tempo le galline producevano uova con gusci più sottili.
Trascorsi i 7 giorni se i gusci non si saranno sciolti completamente, aprire il vaso e con uno stick rompere i gusci ormai fragili per far uscire l'interno delle uova. Prendere un frullatore ad immersione (tipo minipimer) e frullare nel vaso stesso il contenuto, in modo da rompere e sminuzzare eventuali parti di guscio rimasti interi.
Quando i gusci saranno polverizzati preparare un altro vaso di vetro più grande del primo, versare il tutto  nel vaso facendolo passare attraverso un colino a maglia fitta. Le parti di guscio che rimarranno nel colino sarà meglio eliminarle.
Unire lo zucchero, il Marsala, la vaniglia e l'alcol. L'alcol non è previsto nella ricetta originale, quindi volendo si può evitare, io lo aggiungo perché migliora la conservabilità  dal momento che alza anche se di poco la gradazione alcolica, quindi si potrà conservare a temperatura ambiente.
Chiudere il barattolo e lasciare il liquore in infusione per altri 3 giorni. Ogni tanto agitare il vaso per permettere allo zucchero di sciogliersi, meglio ancora  se si apre il vaso e si mescola una volta giorno fino a scioglimento.
Trascorsi i 3 giorni filtrare il liquore facendolo passare attraverso un colino a rete fitta e imbottigliarlo.
Quando si imbottiglia mescolarlo bene per dividerlo nelle bottiglie, perché tende sempre a formare un deposito più pesante sul fondo.
Riporre le bottiglie in luogo fresco e consumare non prima di 30 giorni.
Agitare la bottiglia prima di ogni uso per mescolare la parte più densa che si deposita sul fondo a quella più liquida superficiale.
Veggie
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Pubblicato venerdì 7 settembre 2012e aggiornato il

basilico secco

Siamo arrivati alla prima metà di settembre e inevitabilmente sono arrivate le prime piogge. Le temperature sono scese un po' e le piante di basilico hanno dimostrato subito una certa sofferenza. Per salvare il basilico prima dell'arrivo del freddo e conservarlo per l'inverno possiamo metterlo sott'olio come spiegato nell'articolo basilico sott'olio oppure se vogliamo un procedimento rapido perché di tempo ne abbiamo poco (come è successo a me in questa circostanza) possiamo essiccarlo.
Il procedimento è semplice e veloce e il risultato apprezzabile.

Procedimento:
Staccare le foglie dalla pianta, comprese le più giovani, scartare solo quelle ingiallite ormai appassite.
Lavarle e asciugarle, se avete una centrifuga per l'insalata usatela, perché riesce a rimuovere quasi tutta l'acqua senza danneggiare le fragili foglie del basilico.
Preparare la leccarda del forno coprendola con un foglio di carta da forno. Distribuire sulla carta le foglie di basilico e mettere in forno. Nel forno non si dovranno cuocere ma essiccare, quindi usate una temperatura bassissima, 50° C/60 °C è la temperatura ideale.
Lasciare lo sportello del forno socchiuso in modo che l'acqua possa uscire e le foglie asciugarsi velocemente.
Per l'essiccazione completa basterà da un'ora a un'ora e mezza.
Quando le foglie non saranno più morbide si potrà sospendere l'essiccazione.
Lasciare le foglie sulla leccarda fino a raffreddamento completo, poi conservarle in uno o più vasetti di vetro.
Se avete un buon macina caffè potrete polverizzare le foglie secche e riporle in polvere.
In questo modo il basilico risulterà molto più aromatico, ne basterà una puntina per sprigionare tutto il suo aroma (decisamente più gradevole del basilico secco acquistato)
Veggie
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BASILICO SECCO by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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Pubblicato lunedì 3 settembre 2012e aggiornato il

palline, tappi, vaschette - quali usare in lavatrice con il sapone


Molti di noi hanno ormai capito l'importanza di eliminare dalla nostra casa e dalla nostra vita i detersivi, sostituendoli con il sapone.
Che decidiate di usare un sapone autoprodotto partendo da olio e soda, oppure un sapone naturale rilavorato partendo da uno acquistato, sapere come usarli al meglio allontanerà per sempre la possibilità di ripensamenti.
Vediamo come ottimizzarne l'uso in lavatrice.









Palline dosatrici per contenere il sapone
Per usare meno sapone, ma anche per mantenere la lavatrice più pulita, è preferibile inserire il detersivo-sapone direttamente nel cestello della lavatrice anziché versarlo nella vaschetta dell'apposito vano. Potrete usare le classiche palline che tempo fa venivano date in dotazione insieme ai detersivi liquidi.
Queste palline sono l'ideale in quanto sono graduate e di grandi dimensioni, hanno una capacità di 200/250 ml che è la quantità di sapone che in genere mettiamo ad ogni lavaggio.
La pallina grande andrà bene se userete:
gel di sapone autoprodotto
crema di sapone
detersivo in polvere
sapone liquido o in crema
In alternativa alla pallina potrete usare delle vaschette per alimenti resistenti al calore, delle vaschette in silicone, il fondo dei flaconi di plastica tagliato a misura, il fondo delle uova di Pasqua (le basi in plastica sotto l'uovo), bicchieri di plastica, barattoli di plastica larghi oppure altri contenitori che vi verranno in mente osservando quello che avete in casa.
Per chi usa sapone liquido concentrato autoprodotto (non il gel da bucato) che si usa in quantità ridotte (80-100 ml per lavaggio), possono essere utili queste palline graduate che hanno una capacità fino a 140 ml.
Pallina Dosatrice
Voto medio su 3 recensioni: Da non perdere
Tappi per contenere additivi liquidi
Andate al cassonetto della differenziata vicino casa, quello della plastica e sbirciate all'interno, troverete tanti flaconi di plastica dei detersivi!!
Se i flaconi non vi servono perché avete già i vostri in cui contenere i detersivi autoprodotti, prendete qualche tappo e lasciate i flaconi. I tappi sono una manna dal cielo per dosare gli additivi e possono essere inseriti in lavatrice insieme alla biancheria. Anche se farete lavaggi a 90 °C rimarranno intatti e dureranno per centinaia di lavaggi.
I tappi hanno una capacità di 50-100 ml, andranno bene per:
acqua ossigenata come candeggina
sequestranti liquidi
misurare l'aceto come ammorbidente
misurare la soluzione di acido citrico come ammorbidente
Per usare l'acqua ossigenata 130 volumi come candeggiante versarne una quantità pari ad 1 centimetro del livello del tappo e poi riempire il tappo con acqua. Inserire il tappo in lavatrice insieme alla biancheria facendo attenzione a non metterla a contatto diretto con i tessuti. Ricordatevi l'importanza di prendere le dovute precauzioni che trovate nell'articolo sulla candeggina quando usate l'acqua ossigenata.
Aceto e soluzione di acido citrico non vanno mai insieme al detersivo, quindi se la vostra lavatrice ha una vaschetta per l'ammorbidente, il tappo servirà per dosarli (da mezzo a 1 tappo da 80 ml) che poi verserete nella vaschetta. Se invece avete qualche problema con la vaschetta (per esempio come accade per alcune lavatrici a carica dall'alto) oppure se volete fare un risciacquo in più al bucato, anziché versare  il liquido ammorbidente nella vaschetta, potete mettere il tappo con il liquido direttamente nella lavatrice dopo aver aperto lo sportello prima dell'ultima fase di risciacquo.

Tappi per contenere additivi in polvere
I tappi larghi e piatti di molti barattoli di plastica sono un'ottima soluzione per contenere gli additivi in polvere.
I barattoli della soda caustica come quello delle immagini hanno dei tappi perfetti e anch'essi come quelli dei flaconi sono indistruttibili.
Se vi riesce, aiutandovi con un paio di pinze rimuovete il doppiofondo interno, altrimenti usateli come sono.
I tappi dei barattoli andranno bene per:
bicarbonato di sodio
soda Solvay
percarbonato di sodio
citrato di sodio in polvere
Le polveri possono essere messe una sull'altra (non sono incompatibili tra loro) all'interno del tappo. Se volete mettere delle gocce di olio essenziale di tea tree come disinfettante (anziché usare quei prodotti tipo Napisan che sono molto irritanti per la pelle), potete versarle su queste polveri e successivamente posare il tappo sulla biancheria all'interno della lavatrice prima di avviare il programma di lavaggio.
Veggie
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PALLINE, TAPPI, VASCHETTE - QUALI USARE IN LAVATRICE CON IL SAPONE NATURALE by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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