Pubblicato giovedì 5 gennaio 2012e aggiornato il

3 motivi per produrre sapone in casa


Produrre da sé il sapone è un vantaggio in termini economici, di salute della persona e di impatto ambientale: scopriamo 3 perché.

Salute
• L’uso dei detersivi può favorire la comparsa di patologie di diversa natura o peggiorare quelle già esistenti. Le più comuni sono le dermatiti da contatto e a seguire le dermatiti allergiche. Le prime sono provocate dal contatto continuo con i detersivi, e come conseguenza del potere irritante che i detersivi esercitano; le seconde possono dipendere da alcuni elementi che compongono il detersivo stesso. Inoltre il contatto continuo con acqua e detersivo può macerare la pelle e alterare la superficie cutanea creando condizioni favorevoli all’insorgenza di infezioni batteriche e fungine. Dermatiti da contatto e allergiche si possono manifestare anche indossando indumenti puliti. Seppure lavati e risciacquati bene, sugli indumenti rimangono residui chimici imprigionati tra le fibre dei tessuti stessi. Prurito e arrossamento sono manifestazioni indicative della sofferenza cutanea verso le sostanze chimiche contenute nei detersivi.

• Ricordo infine le patologie respiratorie, quali l’asma allergica. I profumi sintetici, che abbondano in detersivi, ammorbidenti, profumatori per ambienti, insetticidi e spray in genere, possono scatenare veri e propri attacchi respiratori.

• Occhi arrossati e raffreddori sono altri sintomi di intolleranza e sensibilità ai profumi.

Impatto ambientale
La produzione, l’uso e lo smaltimento dei detersivi generano un forte impatto ambientale.
Da non sottovalutare:

1) l’energia impiegata per i lunghi percorsi (anche migliaia di chilometri) che le materie prime devono affrontare per raggiungere le fabbriche;
2) il sacrificio di animali per la produzione di detersivi e saponi e per la ricerca;
3) l’energia impiegata nella lavorazione e nella produzione dei detersivi;
4) le scorie prodotte per la lavorazione dei detersivi;
5) l’energia necessaria per fabbricare flaconi ed etichette destinati a contenere i detersivi;
6) le materie prime impiegate per la produzione dei flaconi, quasi tutti di plastica;
7) le scorie prodotte dalla produzione dei flaconi;
8) l’energia necessaria affinché il prodotto finito possa raggiungere il punto vendita, dopo aver percorso una serie di passaggi intermediari;
9) l’inquinamento provocato dall’uso stesso dei detersivi una volta utilizzati in casa;
10) la produzione di rifiuti dagli imballaggi, spesso in plastica non biodegradabile;
11) lo smaltimento dei contenitori che, anche se differenziati, richiedono ulteriore energia per essere riciclati.

Da non perdere
Vita acquatica
I pesci sono le prime vittime dell’industria dei detersivi.
I detersivi, quando presenti in acque dolci in una certa quantità, possono essere tossici per tutta la vita acquatica in genere.
I detersivi distruggono lo strato di muco protettivo che ricopre i pesci a protezione di batteri e parassiti e ne danneggiano le branchie.
Basse concentrazioni di detersivo (intorno a 5 ppm) sono sufficienti ad ucciderne le uova, mentre in acque con concentrazioni di detersivo intorno a 15 ppm la maggior parte dei pesci non sopravvive.
Sequestranti, sbiancanti, addensanti, riempitivi, enzimi, profumi e altro presenti nei detersivi riescono a:

1) solubilizzare i metalli pesanti dei depositi marini;
2) contaminare i pesci e così le loro carni destinate poi all’alimentazione umana;
3) accumularsi nei tessuti dei pesci;
4) impedire la crescita di flora e fauna marina;
5) favorire la crescita esagerata di alghe con conseguente morte di animali acquatici;
6) alterare il senso di orientamento dei pesci;
7) accumularsi in fegato e reni degli animali e nelle radici delle piante.

Trarro da Saponi e Detersivi Naturali (Arianna Editrice, 2011).

Nel libro Saponi e Detersivi Naturali trovi tantissime ricette passo passo che ti guidano nella preparazione di saponi e detersivi per la cura e l'igiene naturale della tua casa.

Veggie

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3 MOTIVI PER PRODURRE SAPONE IN CASA by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
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34 commenti:

  1. è l'unico proposito che mi sono imposta: iniziare a farmi i detersivi ed il sapone, che al momento sono la cosa industriale che utilizzo che ha il maggiore impatto ambientale.
    e sinceramente anche perchè le schifezze che ci sono in giro mi fanno sempre più impressione una volta che leggo l'etichetta...
    grazie per tutte le ricette ed i consigli che dai, in settimana cerco il tuo libro (ce l'hanno alla Feltrinelli che martedì giro per Milano?).

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  2. Si da Feltrinelli ce l'hanno, non so nello specifico, ma eventualmente possono ordinartelo.
    Ciao Veggie

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  3. In questa settimana mi sono dedicata alla produzione di tanti prodotti per la pulizia della casa da te suggeriti nel tuo sacro testo ed oggi mi son data alle grandi pulizie ottenendo dei risultati strabilianti....profumati e....soprattutto ecologici.
    Grazie di cuore Veggie

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  4. Ciao Veggie una domanda....vorrei iniziare a fare i saponi in casa ma ho letto che tassativamente serve una pentola di acciaio inox...io ho una vecchia pentola di acciaio ma non so se è inox. Le mie uniche pentole di acciaio inox sono quelle che uso per cucinare ma non so se posso usarle anche per fare il sapone...ho paura che la soda mi finisca nel cibo quindi mi piacerebbe usare una pentola a parte. Tu che mi consigli...ho provato a comprarne una ma costano davvero molto...
    Grazie!
    Un caro saluto.
    Serena

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    1. Se la penntola che hai ha un aspetto lucido probabilmente andrà bene, tra l'altro è molto probabile che ci sia una sigla da qualche parte.
      In ogni caso almeno per iniziare e per stare tranquilla, ti conviene usare una pentola che hai in cucina, io lo faccio SEMPRE. La soda non rimane affatto sulla pentola che al contrario poi si deterge benissimo e si lucida anche.
      Altro discorso sono gli stampi in plastica, meglio non usare stampi in cui poi si mette del ciblo perché la plastica assorbe gli odori.
      Prova con una pentola non tanto grande e vedrai che ti troverai bene senza acquistare altro.
      Ciao Veggie

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  5. Grazie mille Veggie, ho seguito i tuoi consigli e ieri mi sono lanciata a fare il mio primo sapone all'olio d'oliva insieme al mio fidanzato...non sai che divertimento e che soddisfazione...speriamo nel risultato!!!!! Un abbraccio,
    Serena

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    1. ... e certo che lo so che divertimento sia!
      Attenta che ti prende quella che noi chiamiamo la "saponite", una specie di dipendenza difficile da eliminare!
      Fammi sapere com'è andato il primo sapone e benvenuta tra i saponai!
      A presto Veggie

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  6. Ciao Veggie!
    Oggi ho provato a fare il sapone per la prima volta con una ricetta che ho trovato su "Pulizie creative".
    Non dava quantità prestabilite ma solo
    Quantità Soda caustica = peso dell'olio x 0,135
    Acqua in cui sciogliere soda = 1/3 peso dell'olio

    Ho sciolto la soda nell'acqua e scaldato l'olio. Quando erano entrambi a 45° ho messo l'acqua e soda nell'olio e ho girato.
    Diceva di girare fino ad avere la fase di nastro, ma a me non si addensava, per questo ho versato il tutto nello stampo abbastanza liquido (ho anche provato a mettere la pentola sul fuoco e a girare, ma niente...).
    Adesso attendo fiduciosa che il sapone solidifichi.

    Ma sono un po' triste.... :( Secondo te verrà il sapone?

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    1. In teoria, se quando hai versato il sapone nello stampo perlomeno si presentava come una crema omogenea (senza oli galleggianti) dovrebbe andare tutto bene, speriamo che non hai combinato qualche guaio mettendo il tutto sul fuoco (cosa che non andrebbe fatta...).
      ...ma perché non chiedere prima?
      e perché non comprare un libro più specifico sul sapone invece di affidarsi ad un libretto generico in fatto di sapone?
      Per il procedimento base puoi dare un'occhiata all'altro mio sito:
      http://www.lareginadelsapone.it/wordpress/?cat=16
      leggi un po' tutte le cartelle.
      Ciao Veggie

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  7. Ciao Veggie, anch'io ho provato a fare il sapone per la prima volta, credo però di aver commesso alcuni errori, non sarò certamente sorpresa se dovrò buttare tutto, e da tempo ormai che tutto quello che provo a fare si tramuta in letame.Peeò non mi arrendo se mi è andata male ci riproverò. Ciao Betty.

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    1. Ti sei iscritta al mio gruppo di sapone?
      http://it.groups.yahoo.com/group/sapone_e_autoproduzioni/
      Potresti imparare un apsso alla volta e vedrai che non commetterai più errori gravi da dover buttare tutto.
      A presto veggio

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  8. Ciao Veggie, sarà stata la fortuna del principiante ma il sapone è riuscito, si mi sono iscritta al gruppo ma ancora non ho ben capito come muovermi, volevo chiederti, ho trovato in commercio l’olio di sansa non si potrebbe usare per produrre il sapone da bucato, al posto dell’olio e.v. Grazie ciao Betty.

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    1. Non ho simpatia per quell'olio in quanto è di estrazione chimica, inoltre la legge prevede che possa essere miscelato con percentuali di altri oli diversi e questo non garantirebbe più una totale saponificazione dei grassi, soprattutto in quelli da bucato è essenziali che ciò avvenga correttamente.
      Io lascerei stare... in fondo oggi in promozione al supermercato si trovano oli extravergine anche a 3,00 euro al litro, non vale la pena rischiare per risparmiare pochi centesimi.
      Semmai per i prossimi saponi potresti inserire una percentuale di olio di girasole (anche quello da frittura), ma dovrai scrivermi nel gruppo per i dettagli.
      A presto Veggie

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  9. Ciao Veggie! ti faccio tanti complimenti per tutte le cose che fai! ho letto il tuo libro..bello e molto utile!
    Ho un piccolo problemino.. i miei saponi sono sempre molli!
    Uso normalmente 80/70% di olio d'oliva e il resto di semi o di cocco.. ma sono sempre molli! Uso anche un po' di sale nell'acua secondo la ricetta di aleppo..
    Cosa posso fare?
    Grazie, Stefano

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    1. Non so Stefano, bisognerebbe analizzare tutte le fasi e anche gli oli che usi, se sono corretti i SAP.
      Hai provato a cambiare olio d'oliva? Questo fenomeno avviene solo ora che fa caldo o anche in inverno?
      Se vuoi capirne di più iscriviti al gruppo:
      http://it.groups.yahoo.com/group/sapone_e_autoproduzioni/
      così possiamo approfondire.
      Ciao Veggie

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  10. Come ci giariamo facciamo danno....
    Io sono stata educata a vivere nel miglior equilibrio con la terra, ora che sono adulta sto cercando di migliorare...e infatti mi sa che dovrò rivedere anche la storia dei saponi!
    Grazie per l'informazioni ;)

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  11. Ciao Veggie. Una domanda: per quanto tempo si conserva il sapone per il corpo fatto in casa? Grazie.

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    1. Dipende da molti fattori: tipi di oli usati, sconto soda applicato, se contiene additivi vegetali, conservazione.
      In generale se ben conservato (al fresco in luogo aerato) può durare anni, ma almeno un anno dai..
      Se dura meno vuol dire che non è stato conservato bene.
      Ciao Veggie

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  12. ho comprato il libro e volevo iniziare a fare la ricetta del marsiglia nr.3 .. volevo sapere però anche come si può produrre un buon sapone per l'igiene personale....complimenti per il libro è veramente chiaro e da un sacco di informazioni utilissime....

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    1. Sto preparando un secondo libro che tratterà i saponi per l'igiene personale.
      Nel frattempo però potrai imparare molto iscrivendoti al gruppo:
      http://it.groups.yahoo.com/group/sapone_e_autoproduzioni/
      dove troverai anche il supporto per le ricette e i procedimenti del libro.
      Ciao Veggie

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    2. mi sono iscritta al gruppo ma non riesco ad accedervi e a reperire le informazioni .... sono in effetti un pò limitata in rete....ciao e buon sapone a tutti..

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  13. Ciao,ho iniziato a fare sapone da poco,con i consigli e le ricette del libro,ma ho un grosso dubbio che mi ha sollevato una mia amica.Lei usa solo ingredienti biologici,in tutto e per tutto,sia per etica che per convinzioni sue personali. Dovendole preparare sapone corpo e bucato,voleva sapere se usando io oli non bio,eventuali sostanze nocive fertilizzanti ecc finivano nel prodotto finito o la soda trasforma tutto. Io uso come da tue indicazioni,olio che prendo o in offerta o al discount,oltretutto extra vergine di oliva,visto che quello d'oliva e basta,a volte costa anche di più.E per bucato mischio con quello di girasole o mais,a seconda di ciò che trovo.Se puoi aiutarmi,poichè non so a chi chiedere.Grazie infinite.MammaRo.

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    1. La soda non distrugge veleni, questo è certo.
      In ogni caso ricordiamoci che l'olio è alimentare, quello extravergine d'oliva è ottenuto meccanicamente dalla spremitura delle olive e non attraverso strazione chimica cone gli oli di semi, quindi non può contenere tutte queste sostanze negative per il sapone.
      Certo se la tua amica vuole usare esclusivamente prodotti bio, potresti acquistare dell'olio bio a prezzi accettabili. Per esempio nei discount se ne trovano ottenuti da olive dell'unione europea (non italiane) e magari di sapore fanno pena, ma queste caratteristiche offrono l'opportunità di prezzi buoni che per il sapone sarebbero risolutivi in questo caso.
      Ciao
      Veggie

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    2. Grazie Veggie,farò tesoro dei tuoi consigli.Purtroppo nei discount che frequento oli bio,anche se stranieri non ne ho visti.Ma è possibile usare extra vergine per il sapone al posto di oliva?molti sconsigliano,ma nel tuo libro vedo che tu in molte ricette lo usi.Io ho fatto anche un sapone con olio extra,tra l'altro con olio dell'uliveto di amici, ma dopo 2 settimane di stagionatura ha un fortissimo odore di rancido! Può essere l'olio extra,o cosa? Adesso non so come usarlo,pensavo bucato,ma ho timore che lasci puzza. Grazie mille x le tue risposte e il tempo che dedichi. MammaRo.

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    3. Io uso solo extravergine d'oliva, quando parlo di olio d'oliva è un termine generico, ma la preferenza la do all'extravergine.
      Non so per quale ragione il tuo sapone avesse assunto un odore così forte, comunque 2 settimane sono poche per tirare conclusioni, dovresti aspettare almeno 2 mesi.
      Ciao
      Veggie

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  14. Grazie mille ,allora usero olio extra come sempre. il sapone ha quasi un mese,ha iniziato a puzzare dopo 15 gg,ma tuttora persiste odore di rancido! era un olio un po vecchio diciamo,ma non puzzava,anche il sapore era buono...Quello che ricordo è che il nastro è sopraggiunto presto,x il resto tutto come sempre,ho scontato la soda del 5% visto che era per il viso e appena fatto era ok,solito odore di olio misto soda. Non so,non mi era mai capitato.Cosa può essere? un saluto e complimenti.MammaRo

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    1. Credo che sia dipeso proprio dal fatto che l'olio fosse vecchiotto, un nastro quasi immediato è tipico degli oli che si avvicinano all'ossidazione.
      Cio
      Veggie

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    2. Cavoli,io ho sempre saputo leggendo in giro che invece l'olio vecchiotto tipo dell'anno precedente era perfetto per fare sapone cosi evitavamo anche degli inutili sprechi visto che è preferibile non usarlo come alimento!! l'ho letto da tante parti,sapevo che molti saponai lo usano tranquillamente.. com'è possibile? Come fanno? Io mi fido del tuo giudizio comunque,tu sei sempre molto chiara e precisa,scrivo poco ma ti leggo molto, ti seguo da più di 2 anni,e mi son resa conto che non ''toppi'' mai.. MammaRo

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    3. E' l'ideale, nel senso che così non si spreca, ma per olio vecchio non si intende un olio rancido, l'olio dev'essere vecchio ma ancora buono, evidentemente nel tuo caso aveva già superato il limite..
      Ciao Veggie

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  15. Ciao Veggie, volevo fare un sapone con gli oli che ho in casa e che devo smaltire ma non so se ho formulato bene la ricetta. Mi puoi aiutare?

    SAPONE CALENDULA LAVANDA E CAMOMILLA

    olio di cocco 250g
    olio di palma 300g
    olio di argan 50g
    olio di canapa 50g
    olio di macadamia 50g
    olio di vinaccioli 50g
    olio di avocado 50g
    olio di oliva 200g

    acqua 300g

    soda 143,925g
    sconto 5%

    Che dici? Può venire un buon sapone o è tutto da rifare?
    Grazie e a presto.

    PS: Oggi sono in vena di fare... hennè in testa e ora vado a fare il seitan! Se poi Veggie mi risponderai farò anche il sapone! Grazie di tutto.

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  16. Ciao veggie sono in trepidante attesa della pubblicazione del tuo secondo libro .....
    Volevo un consiglio per un pasticcio fatto ieri ho praticamente fatto un sapone a caldo ma devo aver fatto raffreddare troppo la soluzione di soda e acqua e ho quasi fuso il minipimer a furia di insistere....ad un certo punto sembrava si formasse il nastro ma poi tornava liquido e se smettevo sembrava si scoagulasse. Cosa posso fare ora è ancora liquido e mi dispiace buttare tre litri di olio e poi se lo dovessi fare come lo smaltisco ? ti ringrazio anticipatamente ciao Luletta

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    Risposte
    1. Non saprei... Non ho elemnti sufficienti per esprimere un parere sulle cause del fallimento, ma pare evidente che il sapone non potrà essere recuperato.
      Gorse hai usato soda Solvay anziché soda caustica?

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