Pubblicato sabato 30 aprile 2011e aggiornato il

il mio blog è CARBON NEUTRAL

Anche il mio blog ora è CARBON NEUTRAL, ma cosa significa?
Secondo recenti studi sembrerebbe che ad ogni visita su un blog ci sia una produzione di 0,02 gr. di diossido di carbonio. Fatevi un po' il conto di quanto diossido di carbonio viene prodotto quando vi collegate a La Regina del sapone che attualmente riceve circa 40.000 visite al mese!
Da qui in Germania nasce un'interessante iniziativa promossa da Machs Grun della quale si è discusso all'interno del programma Make it green. I promotori dell'iniziativa si impegnano a piantare un albero (gratis) per ogni blog che decida di partecipare all'iniziativa stessa, garantendo così la completa neutralizzazione dell'inquinamento prodotto dal blog per i prossimi 50 anni!

Per partecipare è sufficiente scrivere un articolo sul proprio blog e una volta pubblicato inviare il link a questo indirizzo: CO2-neutral@kaufda.de, provvederanno così a piantare un albero anche per noi.
Trovate regole più dettagliate per partecipare qui.
Da Aprile 2011 è ripresa la riforestazione.
Veggie

Pubblicato venerdì 29 aprile 2011e aggiornato il

essiccare la frutta per saponi e pot-pourry


Per il mio compleanno la mia amica Elisa mi ha regalato questo bel mandarino cinese. Era così carico di frutti che i rami sembrava dovessero spezzarsi da un momento all'altro.
Mi sono posta subito il problema di come utilizzarli prima che iniziassero a cadere dalla pianta. Mi è stato sconsigliato di mangiare i frutti almeno per questo anno, perché carichi di pesticidi e cere. Così è nata l'idea di ricavarne frutta secca a scopo ornamentale.
Potrete utilizzarla sui saponi agli agrumi, magari incollando uno o più spicchi di mandarino sulle saponette oppure unirla ad erbe, cortecce, legni per farne un pot-pourry.
In questo articolo si parla di mandarini cinesi, ma si possono essicare altri frutti come i mandarini tradizionali e le arance tagliandoli con tutta la buccia a fettine dello spessore di 1 cm.
Preparazione:
Raccogliere i mandarini, lavarli ed asciugarli.
Dividerli a metà.
Coprire con un foglio di carta-forno una placca del forno e distribuirci i mandarini.
Accendere il forno e portare la temperatura a 60°C. E' importante almeno per le prime 6 ore, mantenere una temperatura bassa, perché la superficie della frutta non deve seccarsi ed impedire di conseguenza la fuoriuscita dell'acqua contenuta all'interno. Inserire la teglia nel forno e lasciare lo sportello leggermente socchiuso.
Il tempo necessario ad un'asciugatura completa varia dalle 15 alle 18 ore, dipende dalla grandezza della frutta.
Trascorse le prime 6 ore si può spegnere il forno e farlo riposare un paio d'ore, lasciando comunque la teglia all'interno e lo sportello socchiuso.
Riprendere l'asciugatura e portare la temperatura a 70°C, per altre 6 ore.
Spegnere nuovamente e lasciare la teglia nel forno fino alla mattina seguente, lasciando lo sportello socchiuso.
La mattina dopo riprendere l'asciugatura a 75°C/80°C controllando spesso per evitare di bruciare la frutta fino al momento di interrompere definitivamente il procedimento.
Prima di riporre in un barattolo i mezzi frutti o le fette di frutta attendere il completo raffreddamento.
Veggie
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ESSICCARE LA FRUTTA PER SAPONI E POT-POURRY

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Pubblicato martedì 26 aprile 2011e aggiornato il

lozione tonica per il viso alla vit. C

Si può applicare quotidianamente come complemento al siero alla vit. C, oppure dopo la normale pulizia del viso come tonico prima della crema.
La vit. C stimola la produzione di collagene e schiarisce la pelle. E' un vero trattamento ringiovanente per pelli mature, ma può essere utilizzata a qualsiasi età.
Il tonico è adatto per tutti i tipi di pelle, comprese pelli sensibili con capillari fragili (couperose).
LOZIONE TONICA PER IL VISO ALLA VIT. C
(per una bottiglia da 100 ml)
Ingredienti:

30 ml acqua di rose, di hamamelis, di fiori di arancio o di altro idrolato adatto al tipo di pelle da trattare
65ml/70ml acqua distillata
1,5 gr. acido L-ascorbico
0,5 gr. bicarbonato di sodio
1 cucchiaino glicerina vegetale
2/3 gocce olio ess. arancio dolce, limone o rosa
Preparazione:

Per preparare il tonico è molto importante pesare bene gli ingredienti. Il prodotto finale dovrà avere un pH leggermente acido, il bicarbonato servirà da regolatore. La vit. C da sola renderebbe il tonico molto acido, ma esagerando con il bicarbonato si otterrebbe un prodotto basico. Un tonico basico non è adatto alla nostra pelle, per questo è importante pesare bene entrambi. In commercio esistono bilance piccole di precisione a prezzi contenuti che pesano anche i decigrammi, consiglio di acquistarne una e di utilizzarla anche per il siero alla vit. C e per tutte le preparazioni che richiedono pochi grammi di sostanze.
Come ho già spiegato nell'articolo relativo al siero, è da preferire l'acquisto di vit. C sotto forma di acido L-ascorbico, ma potreste trovare dell'acido L-ascorbico e D-ascorbico combinati. Se trovate questo tipo di vitamina non succede niente, salvo che la nostra pelle non essendo in grado di ricevere l'acido in forma D-ascorbico si limiterà ad assorbire solo la parte di vit. C sottoforma di acido L-ascorbico in essa contenuta.

In una bottiglia di vetro scuro mettere l'acido ascorbico pesato scrupolosamente, aggiungere l'idrolato (acqua di hamamelis, rose ecc..) e riempire il flacone a metà con acqua distillata. Chiudere ed agitare fino a quando la vit. C si sarà sciolta completamente. Riaprire il flacone e versare il bicarbonato.
Ci sarà subito una reazione e il liquido inizierà a frizzare un po' come farebbe una Coca Cola. Appoggiare un dito (pulito) sull'imboccatura ed agitare il flacone, riaprendo e chiudendo più volte per permettere all'anidride carbonica che si è formata di uscire.
Quando la reazione si sarà esaurita aggiungere 1 cucchiaino scarso di glicerina vegetale e le gocce di oli essenziali.
Riempire completamente il flacone con acqua distillata.
Chiudere ed agitare per amalgamare tutti gli ingredienti. Se ci fossero ancora bollicine, lasciare il tappo leggermente svitato per un po' prima di chiudere definitivamente la bottiglia e di riporre in frigorifero.
Uso e conservazione:
Il tonico va conservato in frigorifero al riparo dalla luce e consumato entro 10 giorni.
Qualora dopo i 10 giorni fosse ancora buono è meglio comunque sostituirlo con un prodotto nuovo, perché la vit. C con il passare dei giorni perde proprietà.
Versare un po' di lozione su un batuffolo di cotone idrofilo o su un dischetto per il truppo e tamponare delicatamente il viso, dopo la detersione quotidiana con sapone o latte detergente. Attenzione alla zona oculare, gli occhi che mal tollerano sostanze acide. Dopo pochi minuti si può applicare la crema.
Il tonico si può usare tutti i giorni, anche sotto il trucco.
Veggie
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LOZIONE TONICA PER IL VISO ALLA VIT. C

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Pubblicato lunedì 25 aprile 2011e aggiornato il

azalea in fiore

Con questa bellissima azalea in fiore, che mi è stata donata ieri da un amico auguro una FELICE PASQUETTA a tutti!
Veggie
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AZALEA IN FIORE
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Pubblicato venerdì 22 aprile 2011e aggiornato il

gnocchi di riso alla cinese


GNOCCHI DI RI
SO ALLA CINESE
(per 2 persone)
Ingredienti:
1/2 pacchetto di gnocchi di riso secchi (200 gr.)
3 zucchine
3 carote
olio extravergine d'oliva
olio di sesamo (facoltativo)
salsa di soia (Tamari o Shoyu)


Preparazione:
Mettere a bagno gli gnocchi in acqua temperata per 12/24 ore (dipende dalle stagione).
Poco prima di pranzo lavare zucchine e carote. Affettarle diagonalmente con l'affettaverdure e tenerle separate.










Preparare un wok o una padella antiaderente e scaldare gli oli. Mettere prima le carote e saltarle a fuoco sostenuto per un minuto. Aggiungere le zucchine e proseguire la cottura.
Le verdure dovranno rimanere al dente, non cuocerle troppo, ma saltarle per pochi minuti.
Nel frattempo scolare gli gnocchi dall'acqua di ammollo. Unirli alle verdure e scaldarli per un paio di minuti aggiungendo abbondante salsa di soia, se serve regolare di sale.
Veggie
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GNOCCHI DI RISO ALLA CINESE
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Pubblicato martedì 19 aprile 2011e aggiornato il

olio di Macassar

L'olio di Macassar viene usato da sempre dalle popolazioni dell'arcipelago delle Molucche nell'Oceano Pacifico.
E' un olio rinforzante, nutriente e lucidante del capello, adatto come ristrutturante per capelli rovinati da tinture e permanenti e come trattamento protettivo dall'esposizione al sole, dall'acqua di mare e dal cloro della piscina.
In commercio se ne trova una versione prodotta da una nota marca, ma nella composizione sono presenti solventi e profumi non proprio da bollino verde.
In questa mia interpretazione tutta vegetale ho incluso eccezionalmente del Tween 80. Si tratta di un emulsionante alimentare, usato anche in farmacia, non completamente vegetale, ma di origine vegetale/minerale.
In questa preparazione si può farne a meno, ma la sua presenza nella composizione grazie all'azione idrofila che svolge, favorisce la rimozione dell'olio (sempre tanto difficile da eliminare) in fase di lavaggio del capello, lasciando il capello morbido e non appesantito.

OLIO DI MACASSAR
(per una bottiglia da 100ml)
Ingredienti:

65 ml olio di mandorle dolci
30 ml olio di cocco
1/2 cucchiaino vit. E (alfa-tocoferolo)
5 ml Tween 80 (polisorbato 80) (facoltativo)
12 gocce olio ess. arancio dolce
6 gocce olio ess. bay St. Thomas (bay rum)
4 gocce olio ess. garofano chiodi
4 gocce olio ess. ylang ylang
3 gocce olio ess. bergamotto
3 gocce olio ess. limone
Preparazione:

Versare l’olio di mandorle e l’olio di cocco nella bottiglia. Aggiungere la vit. E, gli oli essenziali e il Tween 80. Agitare per miscelare bene il prodotto.
Uso:

Come ristrutturante applicare sui capelli asciutti, massaggiare e lasciare in posa almeno 30 minuti prima dello shampoo.
In piscina come protettivo applicare sui capelli prima di mettere la cuffia e di entrare in vasca.
Al mare come protettivo applicare prima dell'esposizione ai raggi solari e prima del bagno.
L’olio di cocco alle basse temperature tende a solidificare.
Se questo dovesse accadere, prima dell'applicazione immergere la bottiglia in acqua calda per qualche minuto.
Veggie
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OLIO DI MACASSAR
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Pubblicato domenica 17 aprile 2011e aggiornato il

centaurea montana

Questo particolare fiore me l'ha donato Emanuela. L'ha colto la scorsa estate in Val di Fassa.
Dice che le ricorda i fiordalisi che da bambina vedeva nei campi vicino casa, anch'io li ricordo così. Non a caso il nome volgare di questa pianta è fiordaliso montano e anch'essa come il fiordaliso può essere impiegata per alleviare alcuni fastidi degli occhi come le congiuntiviti.
Grazie Emanuela!
Veggie
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Pubblicato venerdì 15 aprile 2011e aggiornato il

silken tofu rapido

Esistono diverse tipologie di tofu. Nell'articolo preparazione del tofu abbiamo preparato il tofu tradizionale, quello giapponese, usando come caglio il Nigari (cloruro di magnesio). In questo articolo prepareremo il silken tofu, ovvero il tofu cinese che come caglio prevede l'utilizzo del solfato di calcio.
Il tofu che si ottiene utilizzando il Nigari è un tofu di discreta consistenza adatto ad essere cucinato in svariati modi come secondo piatto ricco di proteine. Il tufo ottenuto con il solfato di calcio invece è più morbido, più fragile, a volte vellutato oppure che si sbriciola, più adatto in preparazioni dove occorre un prodotto tenero, per i dessert o per preparare ripieni come sostituto della ricotta. Il sapore è particolarmente leggero e delicato, se i bambini non amano il tofu tradizionale, mangeranno sicuramente il silken tofu.
Questa ricetta prevede l'uso del latte di soia già pronto, ecco perché l'ho chiamato silken tofu "rapido".
Molto utile da preparare se si deve improvvisare del tofu.
Acquistare latte di soia biologico naturale, non addizionato con olio, zucchero, alghe, vitamine ecc...

SILKEN TOFU RAPIDO
Ingredienti:
1 litro latte di soia
5 gr. solfato di calcio
Preparazione:
Scaldare il latte e portarlo quasi al punto di ebollizione (intorno agli 85°C/90°C).
Nel frattempo sciogliere il solfato di calcio in un bicchiere di acqua tiepida.











Spegnere il fuoco e versare il caglio nel latte. Girare per distribuirlo bene e lasciare riposare qualche minuto.










Posizionare uno stampo in legno forato o un cestello di plastica per la ricotta (foderati con un telo di cotone o un tovagliolo bianco) sul piano del lavello.
Prelevare i fiocchi di tofu che si saranno formati con un colino a maglie strette e versarli nel cestello.
I fiocchi di tofu cagliati con il solfato di calcio sono di dimensione più piccola rispetto a quelli di tofu tradizionale, se non si riesce a prelevarli tutti con il colino, si può rovesciare il pentolino in un colino più grande (ma sempre a maglie fitte) e successivamente versare i fiocchi trattenuti dal colino nel cestello.








Chiudere i lembi del tovagliolo e posizionare un peso all'interno del cestello, servirà a favorire la fuoriuscita di siero e a compattare il tofu.
Attendere 20 minuti.
Estrarre delicatamente il blocco di tofu, facendo attenzione a non romperlo perché molto fragile e metterlo con tutto il tovagliolo in una insalatiera o in una pentola ricoperto di acqua fredda.
Lasciarlo a bagno per 1 ora.
Estrarlo delicatamente e consumarlo.
Se non si deve mangiare subito si può mettere in una ciotola di plastica e dopo averlo ricoperto di acqua va riposto in frigorifero, cambiando l'acqua tutti i giorni.
Si conserva per diversi giorni, ma proprio perché si tratta di una preparazione veloce non ha senso prepararne più di quello che si consumerà e con troppo anticipo.
Veggie
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Pubblicato mercoledì 13 aprile 2011e aggiornato il

pizza di Pasqua (dolce) con lievito di birra


PIZZA DI PASQUA (DOLCE) CON LIEVITO DI BIRRA
Ingredienti:
750 gr. circa farina tipo 0
150 gr. zucchero
100 ml olio extravergine d'oliva
100 ml latte
2 uova
6 gr. lievito di birra (1/4 di panetto)
1 cucchiaio semi di anice
1 cucchiaio alchermes vegan
1 cucchiaio Rhum
scorza grattugiata di un limone
scorza grattugiata di un'arancia
1/2 cucchiaino sale
Preparazione:
Iniziare la preparazione la sera prima. Si dovrà fare una lunga lievitazione, perché il lievito di birra contenuto in questa preparazione è davvero poco. Con una lunga lievitazione pur utilizzando il lievito di birra, la pizza risulterà leggerissima e digeribile e non si avvertirà il sapore di lievito.
Scaldare appena il latte e scioglierci il lievito di birra.
Lasciarlo riposare pochi minuti, poi impastarlo con 350 gr. di farina , 1 cucchiaino di zucchero e poca acqua sufficiente ad ottenere un panetto consistente.
Impastare per bene e fare una palla come l'impasto per la pizza, metterla in un'ampia insalatiera e coprirla con un tovagliolo bagnato in acqua calda e strizzato bene.
Mettere in luogo tiepido a lievitare, come per esempio il forno della cucina precedentemente riscaldato per un minuto a 50°C (non lasciare il forno acceso) e lasciare lievitare per tutta la notte.










La mattina seguente in un'altra ciotola rompere le 2 uova intere e sbatterle con 150 gr. di zucchero.
Quando lo zucchero si sarà sciolto aggiungere l'olio, la scorza grattugiata di limone e arancia, i semi di anice, Rhum, Alchermes e il sale. Per ultimo aggiungere 200 gr. di farina e lavorare l'impasto fino ad ottenerlo liscio e uniforme.
Versare il composto nell'insalatiera insieme alla pasta lievitata. Amalgamare bene i 2 impasti e solo dopo aggiungere ancora 150/200 gr. di farina, quella necessaria per avere un impasto consistente che non si attacchi troppo alle mani. Coprire con un tovagliolo e mettere di nuovo a lievitare in luogo tiepido per 2 ore.










Riprendere l'impasto e versarlo in uno stampo alto e stretto, precedentemente unto con olio, come quelli per panettone (base inf. 17 cm., base sup. 20 cm., alt. 11 cm.) oppure uno stampo per panettone in carta.
Mettere nuovamente a lievitare per altre 2,5 ore/3 ore, fino a quando il volume non sarà cresciuto fino al bordo.









Cuocere per 50/ 55 min. ad una temperatura di 200°C per i primi 15 minuti, e successivamente a 180°C. Dato che il dolce è molto alto è preferibile coprire sin dall'inizio la superficie con carta-forno.
Quando la pizza sarà cotta toglierla dal forno e sformarla dopo 30 minuti, facendo attenzione a non romperla, perché quando è calda è molto fragile.
Una volta sformata avvolgerla in un canovaccio e lasciarla raffreddare completamente.
Tagliarla il giorno seguente.
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PIZZA DI PASQUA (DOLCE) CON LIEVITO DI BIRRA

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Pubblicato lunedì 11 aprile 2011e aggiornato il

lip gloss - lucidalabbra protettivo

Doppia azione: lucidare e colorare le labbra, ma anche proteggerle e nutrirle.
Questo gloss non si usa solo per colorare, si può usare come un burro di cacao per proteggere le labbra dal freddo. Si può preparare anche senza colorazione.

LIP GLOSS - LUCIDALABBRA PROTETTIVO
Ingredienti:
12 gr. olio di mandorle dolci
12 gr. olio di ricino
10 gr. olio di cocco
4 gr. burro di karité
4 gr. burro di cacao
4 gr. cera d'api
10 gocce olio ess. arancio dolce, mandarino o cannella
2 gocce dolcificante ipocalorico liquido (tipo Dietor) (facoltativo)
per colorare: miche, ultramarini, alkanna tinctoria, ossidi, barbabietola in polvere
Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti ad eccezione degli oli essenziali e dei pigmenti in un pentolino.
Scaldare con il fuoco al minimo, posando il pentolino solo parzialmente sul fornello, così da evitare di surriscaldare gli oli e di bruciare la cera.
Quando cera e burri saranno fusi e gli oli caldi (ma non bollenti), spegnere ed aggiungere le gocce di oli essenziali scelti e il dolcificante liquido. Il dolcificante non è essenziale, ma dolcificando il gloss non si avverte il sapore degli oli, in particolare quello del burro di karitè biologico che ha un sapore un po' forte. Non consiglio di mettere miele o altri zuccheri per evitare il contatto inevitabile con i denti e con l'interno della bocca.
Preparare i vasetti da 10ml o 15ml. Con le quantità riportate in ricetta se ne potranno riempire 3 o 4 (dipende dalla grandezza).
Se si vuole usare uno stesso pigmento è preferibile metterlo nel pentolino, girare bene e mentre il gloss raffredda versarlo nei vasetti.
Se invece si vogliono utilizzare colori diversi si potrà riempire un vasetto per volta, unire una puntina di pigmento direttamente nel vasetto e girare con il manico di un cucchiaino o con uno stuzzicadenti fino ad omogeneizzare il colore. Poi procedere con il riempimento degli altri vasetti, ma sempre uno alla volta. Se nel frattempo il gloss si fosse raffreddato rimetterlo un attimo sul fornello e rifonderlo.
Quando il contenuto nei vasetti si sarà raffreddato e solidificato, girare nuovamente per rimescolare eventuale colore finito sul fondo.
I pigmenti adatti alla colorazione del gloss sono le miche, gli ossidi, l'ultramarino rosa e quello viola, la polvere di alkanna tinctoria e la polvere di barbabietola secca. I colori si possono schiarire utilizzando una puntina di ossido di zinco che però diminuisce un po' la luminosità sulle labbra.
In ogni vasetto si potrà mettere una puntina di pigmento. Preparare un colore sempre più scuro di quello che si vuole, perché sulle labbra si presenterà più chiaro.
Accertarsi che i pigmenti usati siano per uso cosmetico.
Non usare i colori per alimenti perché non si vedono.
Ecco alcuni esempi dei colori che si possono ottenere.
Veggie
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Pubblicato giovedì 7 aprile 2011e aggiornato il

pizza di Pasqua (dolce) con lievito naturale

Esistono tante versioni di questo dolce.
Questa ricetta dovrebbe avvicinarsi a quella che viene comunemente chiamata Pizza di Terni.

PIZZA DI PASQUA (DOLCE) CON LIEVITO NATURALE
Ingredienti:
650 gr. circa farina tipo 0
200 gr. pasta acida
150 gr. zucchero
100 ml olio extravergine d'oliva
100 ml latte
2 uova
1 cucchiaio semi di anice
1 cucchiaio alchermes vegan
1 cucchiaio Rhum
scorza grattugiata di un limone
scorza grattugiata di un'arancia
1/2 cucchiaino sale
Preparazione:
Togliere dal frigorifero la pasta acida e fare almeno un paio di rinfreschi prima di procedere con la preparazione della pizza, per rendere il lievito più attivo.
Quando si vuole procedere rinfrescare il lievito nel primo pomeriggio.
La sera precedente alla preparazione impastare 200 gr. di pasta acida con 200 gr. di farina, il latte appena tiepido e 1 cucchiaino di zucchero. Impastare per bene e coprire l'insalatiera che contiene il panetto con un tovagliolo bagnato in acqua calda e strizzato bene.
Mettere in luogo tiepido a lievitare, come per esempio il forno della cucina precedentemente riscaldato per un minuto a 50°C (non lasciare il forno acceso). Lasciare lievitare per tutta la notte.











La mattina seguente in un'altra ciotola rompere le 2 uova intere e sbatterle con 150 gr. di zucchero.
Quando lo zucchero si sarà un po' sciolto aggiungere l'olio, la scorza grattugiata di limone e arancia, i semi di anice, Rhum, Alchermes e il sale. Per ultimo aggiungere 250 gr. di farina e lavorare l'impasto fino ad ottenerlo liscio e uniforme.
Versare il composto nell'insalatiera insieme alla pasta lievitata. Amalgamare bene i 2 impasti ed aggiungere ancora 150/200 gr. di farina, quella necessaria per avere un impasto consistente che non si attacchi troppo sulle mani.
Coprire con un tovagliolo e mettere di nuovo a lievitare in luogo tiepido per 2 ore.
Riprendere l'impasto e versarlo in uno stampo alto e stretto, precedentemente unto con olio, come quelli per panettone, oppure uno stampo per panettone in carta.
Mettere nuovamente a lievitare per altre 4 o 5 ore, fino a quando il volume non sarà almeno raddoppiato.
Cuocere per 50/55 min. ad una temperatura di 200°C per i primi 15 minuti, e proseguire a 180°C. Dopo la prima mezz'ora se la superficie si presentasse troppo colorita coprirla con un foglio di carta-forno.
Togliere dal forno e lasciarla raffreddare su una gratella.
Sformare la pizza e avvolgerla in un canovaccio. Tagliarla il giorno seguente.
Veggie










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PIZZA DI PASQUA (DOLCE) CON LIEVITO NATURALE

by veggie822 - LILIANA PAOLETTI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.
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Pubblicato lunedì 4 aprile 2011e aggiornato il

maschera nutriente al latte e avena

Una maschera semplice da preparare quanto efficace. Adatta a tutti i tipi di pelle, semplicemente scegliendo l'olio più appropriato alle proprie esigenze tra quelli proposti nella ricetta.
Il latte in polvere oltre a nutrire senza appesantire, sostiene la pelle conferendo un effetto lifting. Io ho scelto quello per bimbi più grandi, perché più nutriente rispetto al latte primi mesi, ma le mamme che mi seguono potranno usare quello che hanno già in casa per il piccolo, senza andarne a comprare altri.

MASCHERA NUTRIENTE AL LATTE E AVENA
Ingredienti:
1 cucchiaio di latte in polvere
1 cucchiaio di farina d'avena
1 cucchiaio di acqua di rose, di fiori d'arancio, di hamamelis oppure di acqua semplice
1 cucchiaino di miele

Per pelli normali-secche: 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci, vinacciolo, albicocca, pesca
Per pelli molto secche: 1 cucchiaino di olio di avocado, germe di grano, soia, riso, cocco
Per pelli normali-grasse: 1 cucchiaino olio di jojoba, nocciole, mandorle

3 gocce tintura idroalcolica di propoli
1 o 2 gocce olio ess. di rosa, gelsomino, geranio o lavanda
Preparazione:

In un pentolino scaldare la poca acqua.
In una scodellina mettere tutti gli altri ingredienti. Quando l'acqua sarà calda versarne in piccole quantità (non tutta insieme) nella scodellina e girare con un cucchiaino fino ad ottenere una poltiglia spalmabile. Se non serve non aggiungere tutto il cucchiaio d'acqua, ma metterne meno.
Uso:

Applicare su viso e collo con un pennello dopo la detersione. Mettersi in relax e lasciare in posa per 20 minuti. Sciacquare con acqua tiepida.
La maschera si può ripetere una volta a settimana.
Veggie
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MASCHERA NUTRIENTE AL LATTE E AVENA

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